Scoperto un tunnel segreto sotto la banca: il mistero di una rapina nel Napoletano

Scoperto un tunnel segreto sotto la banca: il mistero di una rapina nel Napoletano

Scoperto un tunnel segreto sotto la banca: il mistero di una rapina nel Napoletano

Matteo Rigamonti

Dicembre 8, 2025

Napoli, 8 dicembre 2025 – Un tunnel sotterraneo, completo di impianto di illuminazione, è stato scoperto ieri mattina sotto una filiale bancaria di Pomigliano d’Arco. A fare la scoperta sono stati i carabinieri, che così hanno bloccato sul nascere una rapina che, secondo gli investigatori, poteva scattare da un momento all’altro. L’intervento è scattato in viale Terracciano, nel cuore della città, dopo che il personale della banca aveva notato qualcosa di strano nell’area delle cassette di sicurezza.

Il foro sospetto che ha fatto scattare l’allarme

Tutto è cominciato poco dopo le 9 del mattino, quando un impiegato ha visto un piccolo foro nella parete che divide il caveau dal resto della banca. “All’inizio sembrava una cosa da poco, ma la posizione non tornava”, ha raccontato una dipendente ancora scossa. Immediatamente è scattata la chiamata al 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Pomigliano d’Arco e quelli del nucleo operativo di Castello di Cisterna. Dopo un sopralluogo veloce, i militari hanno trovato l’ingresso di un tunnel artigianale, ma costruito con cura: largo circa un metro e mezzo, con pareti rinforzate e lampadine fissate lungo il percorso.

Un tunnel fatto su misura per la rapina

Le prime verifiche indicano che il tunnel era stato scavato con precisione e illuminato con un sistema semplice ma funzionale. L’accesso, nascosto nei locali tecnici di un edificio vicino, conduceva proprio sotto la banca, esattamente nel punto delle cassette di sicurezza. “Era tutto pronto per entrare senza fare rumore”, ha spiegato uno degli investigatori. Dentro il tunnel sono stati trovati attrezzi da scavo, guanti e bottiglie d’acqua, segni chiari che i lavori erano freschi e che il colpo era imminente.

La caccia ai responsabili è già partita

Al momento, le indagini procedono contro ignoti. I carabinieri stanno raccogliendo le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona, sperando di scovare movimenti sospetti nelle notti scorse. Gli investigatori pensano che il gruppo abbia lavorato per giorni, forse settimane, approfittando delle ore notturne e della poca gente in giro. Non si esclude che la rapina fosse stata pianificata proprio per il ponte dell’Immacolata, puntando sulla chiusura della banca e sulla riduzione dei controlli.

Una tecnica già vista, ma mai così curata

Lo scavo di un tunnel per raggiungere il caveau non è una novità nel Sud Italia. “Non è la prima volta che ci imbattiamo in metodi simili”, ha ammesso un ufficiale dell’Arma. In passato, episodi del genere si sono registrati a Napoli e dintorni, ma raramente con tanta attenzione ai dettagli: l’impianto elettrico fatto in casa e la precisione dello scavo fanno pensare a una banda esperta e organizzata.

La comunità sotto choc e le misure di sicurezza

La notizia si è sparsa in fretta tra i residenti di Pomigliano d’Arco. Nel pomeriggio, davanti alla banca, piccoli gruppi si sono fermati a commentare l’accaduto. “Qui non era mai successo niente del genere”, ha detto un commerciante della zona. La filiale resterà chiusa per alcuni giorni, il tempo di completare i controlli e mettere in sicurezza i locali. Nel frattempo, i carabinieri hanno intensificato i controlli attorno agli istituti di credito della zona.

La prontezza che ha evitato il peggio

Secondo i militari, la segnalazione tempestiva del personale della banca ha evitato conseguenze ben più gravi. “La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è fondamentale”, ha sottolineato il comandante della compagnia locale. Le indagini vanno avanti: gli inquirenti non escludono sviluppi nelle prossime ore, mentre cercano di ricostruire la rete di complicità dietro il tentativo di rapina bloccato proprio sul filo di lana.