Milano, 8 dicembre 2025 – Un primo segnale di calma arriva questa mattina dai mercati finanziari italiani: lo spread tra Btp e Bund decennali si è portato a 65,9 punti base, in calo rispetto ai 68,7 punti di venerdì scorso. Un dato seguito con attenzione da investitori e istituzioni, che indica una fase di stabilità nel confronto tra il debito pubblico italiano e quello tedesco.
Spread Btp-Bund: il dato del mattino
Alle 9.30, i dati di Bloomberg, confermati dal Ministero dell’Economia, mostrano il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi sotto i 66 punti base. Anche se lontano dai picchi degli ultimi anni, il valore resta sotto la lente degli operatori. Il rendimento del Btp decennale si è mantenuto stabile al 3,48%, mentre quello tedesco è salito leggermente, passando dal 2,79% al 2,82%. In parallelo, il titolo francese di pari scadenza ha guadagnato 3,4 punti base, arrivando al 3,56%.
Mercati in attesa delle decisioni della BCE
La giornata si muove in un clima di attesa per le prossime mosse della Banca Centrale Europea. Gli analisti di Intesa Sanpaolo spiegano che “il mercato resta cauto in vista delle indicazioni sui tassi d’interesse, attese dalla riunione della BCE della prossima settimana”. In questo scenario, la tenuta dello spread è vista come un segnale di fiducia nella capacità dell’Italia di gestire il proprio debito, almeno nel breve termine.
Le reazioni dal mondo finanziario
“Il calo dello spread è un segnale positivo, ma non bisogna esagerare: la volatilità è ancora alta”, commenta un gestore obbligazionario di Piazza Affari, contattato alle 10.15. Fonti vicine a Bankitalia attribuiscono la stabilità del rendimento italiano anche all’assenza di tensioni politiche interne nelle ultime settimane e a una domanda solida nelle recenti aste di titoli di Stato.
Italia, Germania e Francia a confronto
Nel panorama europeo, l’Italia mantiene un differenziale contenuto rispetto alla Germania. Il Bund tedesco, considerato il titolo più sicuro dell’Eurozona, ha visto un leggero aumento del rendimento, segno che anche Berlino non è immune dalle incertezze globali. La Francia, invece, ha registrato un aumento più marcato: il rendimento del suo decennale è arrivato al 3,56%, superando quello italiano per la prima volta da mesi. “Sono movimenti tecnici legati alle aspettative sui tassi”, spiega un analista di Société Générale.
Cosa significa per il debito pubblico italiano
Lo spread resta un termometro importante per la sostenibilità del debito pubblico italiano, che secondo il MEF ha superato i 2.900 miliardi di euro. Un differenziale sotto i 70 punti base permette al Tesoro di collocare nuovi titoli a condizioni meno costose rispetto al passato recente. Ma, come ricordano gli economisti della Bocconi, “basta poco per cambiare il quadro: una crisi politica o uno shock esterno possono far tornare la volatilità”.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Guardando avanti, tutti gli occhi sono puntati sulle decisioni della BCE e sulle possibili revisioni delle stime di crescita per l’Eurozona. “Siamo in una fase di attesa – ammette un trader milanese – ma prudenza è d’obbligo”. Solo dopo la riunione dell’Eurotower si potrà capire meglio quale strada prenderanno i titoli di Stato italiani e i rendimenti in Europa.
In sintesi, la mattinata a Milano si apre con un segnale di relativa tranquillità sui mercati obbligazionari: lo spread Btp-Bund scende sotto i 66 punti base, mentre i rendimenti rimangono stabili o in leggero aumento tra i principali Paesi dell’area euro. Un equilibrio delicato, che dipende ancora dalle scelte delle banche centrali e dalla solidità dei conti pubblici.
