Euro in leggera flessione: scambi a 1,1645 dollari

Euro in leggera flessione: scambi a 1,1645 dollari

Euro in leggera flessione: scambi a 1,1645 dollari

Giada Liguori

Dicembre 9, 2025

Milano, 9 dicembre 2025 – L’euro ha aperto la giornata sui mercati valutari con un andamento tranquillo, segnando un piccolo rialzo sia rispetto al dollaro sia allo yen giapponese. Alle 9.30, dai dati delle principali piattaforme di trading, la moneta unica si scambiava a 1,1645 dollari, in leggero aumento dello 0,07% rispetto alla chiusura di ieri. Contro lo yen, invece, il cambio era a 181,6800, in crescita dello 0,12%. Un quadro che racconta di una fase di attesa da parte degli operatori, in vista delle prossime mosse delle banche centrali.

Euro senza sussulti, mercato in attesa delle banche centrali

La giornata è partita senza grandi scossoni per l’euro, che resta chiuso in un range stretto contro le valute principali. Chi opera nelle piazze di Londra e Francoforte parla di un clima di cautela. “Siamo in una fase di consolidamento, con volumi bassi e poca volatilità”, ha detto un analista di una banca d’investimento tedesca, contattato subito dopo l’apertura dei mercati europei.

Il cambio con il dollaro continua a essere sotto la lente. Negli ultimi giorni, la moneta americana ha mostrato segni di debolezza, complice l’attesa per i dati sull’inflazione Usa in arrivo domani. “Molti investitori preferiscono non correre rischi fino a quando non avremo più chiarezza sulle decisioni della Federal Reserve”, ha spiegato un trader milanese.

Inflazione in calo e prospettive per l’euro

Gli ultimi dati della Banca Centrale Europea segnalano che l’inflazione nell’Eurozona sta lentamente avvicinandosi al target del 2%. Restano però dubbi legati ai prezzi dell’energia e alle tensioni geopolitiche. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha ribadito nei giorni scorsi che “la politica monetaria resterà prudente”, sottolineando l’importanza di seguire con attenzione l’andamento dei prezzi.

Dall’altra parte dell’Atlantico, la Federal Reserve si trova in una posizione simile: i mercati puntano su una pausa nei rialzi dei tassi, ma non escludono nuovi aumenti se l’inflazione dovesse risalire. In questo scenario, il cambio euro-dollaro si muove con cautela. “Non prevediamo grandi scossoni fino a fine settimana”, ha confidato un gestore di fondi di Parigi.

Lo yen in calo, l’Asia osserva

Anche il rapporto tra euro e yen è sotto osservazione. Lo yen, tradizionalmente visto come un rifugio sicuro nei momenti di incertezza, ha perso terreno nelle ultime settimane. Gli esperti di Nomura Securities a Tokyo spiegano che il calo è legato alle politiche molto espansive della Banca del Giappone e alle recenti turbolenze sui mercati asiatici.

“Il Giappone sta ancora facendo i conti con una crescita debole e un’inflazione più bassa del previsto”, ha detto un economista della banca nipponica. In questo contesto, l’euro tiene una posizione relativamente forte, anche se – come sottolineano diversi operatori – basta poco per cambiare rotta.

Mercati in stand-by, attesa e prudenza

Nelle sale operative di Milano e Francoforte si respira prudenza. Gli operatori preferiscono aspettare i dati economici in arrivo dagli Stati Uniti e dall’Europa prima di muoversi in modo deciso. “Il mercato è in stand-by”, ha ammesso un broker milanese poco dopo le 10. “Tutti vogliono vedere segnali più chiari dalle banche centrali”.

Secondo le prime stime di Reuters e Bloomberg, il cambio euro-dollaro dovrebbe restare vicino ai livelli attuali almeno fino a metà settimana. Solo allora, con i dati sull’inflazione Usa e le nuove indicazioni della BCE, potrebbero arrivare movimenti più forti.

Per ora, quindi, l’euro si conferma stabile: una fotografia che racconta l’incertezza del momento e la prudenza degli investitori nel mondo.