Roma, 9 dicembre 2025 – Il sistema monetario internazionale è in piena trasformazione, tra forze che si intrecciano e si scontrano. Lo ha sottolineato ieri sera Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, durante la Whitaker Lecture alla banca centrale d’Irlanda a Dublino. Panetta ha parlato di “acque inesplorate”, dipingendo un quadro di un mare agitato dove correnti diverse si muovono a velocità e direzioni opposte. Una situazione che, secondo lui, richiede “una bussola condivisa” per orientarsi.
Il peso del dollaro e la rivoluzione digitale
Nel suo intervento, Panetta ha messo sotto la lente un tema che da tempo anima il dibattito tra economisti e banchieri: il ruolo del dollaro. “Il dominio del dollaro sta lentamente perdendo forza”, ha detto, citando segnali chiari dai mercati valutari e dalle riserve delle banche centrali. Un cambiamento graduale, ma evidente. Allo stesso tempo, la moneta digitale – con l’arrivo delle valute digitali delle banche centrali (CBDC) e la diffusione dei pagamenti elettronici – sta riscrivendo le regole del gioco.
“Le tecnologie stanno cambiando i confini della finanza”, ha spiegato Panetta, ricordando come la digitalizzazione influenzi sia le abitudini dei consumatori sia le strategie delle istituzioni finanziarie. La vera sfida, ha aggiunto, sarà mantenere stabilità e inclusione, senza lasciare indietro chi è più fragile.
Le banche centrali chiamate a un nuovo ruolo
Panetta ha poi puntato i riflettori sulle responsabilità delle banche centrali in questo scenario complicato. “Per navigare queste acque serve una bussola condivisa”, ha ribadito, sottolineando quanto sia importante una collaborazione più stretta tra i Paesi. Le tensioni tra le grandi economie – Stati Uniti, Cina ed Europa – rischiano di far salire la pressione sui mercati valutari e finanziari.
Il governatore ha citato la recente volatilità dei tassi di cambio e l’aumento dell’inflazione in varie parti del mondo. “Solo con un dialogo continuo e strumenti comuni potremo evitare pericolose divisioni”, ha detto, riferendosi alle trattative in corso tra le più importanti istituzioni finanziarie globali.
Italia ed Europa: l’euro come ancora di stabilità
Parlando di Italia e Eurozona, Panetta ha rimarcato il ruolo chiave dell’euro come punto di riferimento per i Paesi membri. “L’euro resta una moneta solida, ma non possiamo abbassare la guardia”, ha avvertito. Le sfide della digitalizzazione – dalla sicurezza informatica alla protezione della privacy – richiedono investimenti e attenzione costante.
Secondo i dati della Banca d’Italia, nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato per la prima volta quelli in contanti nelle principali città italiane, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Un segnale chiaro della strada intrapresa, ma che apre anche dubbi sulla capacità del sistema di adattarsi senza creare nuove disuguaglianze.
Guardare avanti: regole condivise e cooperazione
Nel finale, Panetta ha lanciato un appello ai colleghi delle altre banche centrali: lavorare insieme per mettere a punto regole comuni sulla moneta digitale e sulla gestione dei rischi. “Solo così potremo garantire un sistema monetario internazionale stabile e inclusivo”, ha concluso.
La platea della Whitaker Lecture – composta da economisti, banchieri e rappresentanti istituzionali – ha seguito con attenzione le parole del governatore italiano. Un segnale che la consapevolezza dei cambiamenti in corso è ormai saldamente presente anche ai vertici delle istituzioni europee.
Ora resta da vedere come le diverse economie affronteranno questa fase di passaggio. Di certo, il futuro della moneta – digitale o meno – si scriverà nei prossimi anni, tra innovazione e nuove regole condivise.
