Riscoprire Tondelli: un documentario per celebrare il suo genio a 70 anni dalla nascita

Riscoprire Tondelli: un documentario per celebrare il suo genio a 70 anni dalla nascita

Riscoprire Tondelli: un documentario per celebrare il suo genio a 70 anni dalla nascita

Giada Liguori

Dicembre 9, 2025

Bologna, 9 dicembre 2025 – È stato presentato questa mattina nella sede della Regione Emilia-Romagna un documentario inedito dedicato a Pier Vittorio Tondelli, a settant’anni dalla sua nascita. L’iniziativa, promossa dalla Regione insieme a Der-Documentaristi Emilia-Romagna, al Centro documentazione Tondelli e al Comune di Correggio, vuole ridare voce e volto a uno degli scrittori più rappresentativi della letteratura italiana tra la fine degli anni Settanta e gli Ottanta. Il titolo scelto, “Viva Tondelli, uno scrittore delle nostre parti”, racconta il forte legame con il territorio e le sue trasformazioni.

Voci e immagini mai viste per raccontare Tondelli

Il documentario dura un’ora e mette insieme testimonianze inedite, letture, ricordi e immagini nuove e d’archivio. È un mosaico di sguardi e racconti su Tondelli, nato dall’idea del giornalista Stefano Asprea e diretto da Michael Petrolini. Tra i protagonisti ci sono nomi noti della cultura italiana come Alberto Bertoni, Enrico Brizzi, Vinicio Capossela, Licia Lanera, Luciano Ligabue, NicoNote, Massimo Zamboni, oltre a Giulio Tondelli e Giuliana Belelli. Ognuno, con il proprio stile, ha condiviso l’incontro con l’opera e la figura dello scrittore di Correggio.

“Questo documentario è un omaggio prezioso a uno scrittore unico che, pur con un respiro internazionale, ha raccontato i tanti volti e cambiamenti dell’Emilia e della Romagna, mantenendo sempre un legame forte con la sua terra e le sue persone”, ha spiegato l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, durante la conferenza stampa. Al suo fianco c’erano Giulio Tondelli, per il Centro di documentazione, e in collegamento da Correggio l’assessore alla Cultura locale, Gabriele Tesauri. Enza Negroni, presidente di Der, ha sottolineato come “la memoria di Tondelli resti viva non solo nei libri, ma anche nelle storie di chi lo ha conosciuto o letto”.

Il tour del documentario: da Correggio a Rimini

L’anteprima è fissata per il 13 dicembre a Correggio, città natale dello scrittore. A seguire, il documentario sarà proiettato a Bologna – nel programma di febbraio 2026 del cinema Modernissimo – e a Rimini, al cinema Fulgor. A gennaio toccherà a Reggio Emilia, al cinema Rosebud. Le date precise sono ancora in via di definizione, ma l’idea è coinvolgere un pubblico ampio: dagli appassionati di letteratura ai ragazzi che scoprono per la prima volta Tondelli, autore di “Altri libertini”.

Il progetto si inserisce in un più vasto programma di iniziative dedicate a Tondelli: mostre, incontri, laboratori nelle scuole. “Non volevamo solo commemorare – ha detto Allegni – ma stimolare nuove letture e riflessioni”. La figura di Tondelli continua a interessare anche fuori dalla regione: le sue opere sono tradotte in molte lingue e studiate all’università.

Tondelli e l’Emilia-Romagna: un legame che non si spezza

Pier Vittorio Tondelli, nato a Correggio nel 1955 e scomparso nel 1991, ha raccontato come pochi i cambiamenti sociali e culturali dell’Emilia-Romagna tra gli anni Settanta e Ottanta. Nei suoi romanzi e racconti si respirano le atmosfere delle province emiliane, il fermento giovanile, le inquietudini di una generazione sospesa tra tradizione e modernità. “Era uno scrittore che sapeva ascoltare – ha ricordato Massimo Zamboni – e riusciva a mettere sulla pagina la complessità dei sentimenti”.

Il documentario “Viva Tondelli” vuole anche far riscoprire quella stagione culturale. “Abbiamo raccolto materiali mai mostrati prima – ha raccontato Petrolini – lettere, foto, registrazioni audio. Solo allora ci siamo accorti di quanto il suo sguardo resti attuale”.

Un’eredità che parla alle nuove generazioni

A settant’anni dalla nascita, la voce di Tondelli continua a farsi sentire tra i giovani. “Non è solo nostalgia – ha osservato Enrico Brizzi – ma la prova che certi temi restano vivi: l’identità, il viaggio, la ricerca di senso”. Il documentario diventa così un ponte tra passato e presente, tra memoria personale e collettiva.

Le proiezioni saranno accompagnate da incontri con autori e testimoni del progetto, per mantenere vivo il dialogo su una figura che ha segnato la letteratura italiana recente. “Tondelli ci ha insegnato a guardare oltre i confini”, ha concluso Allegni. Forse è proprio questo il messaggio che il documentario vuole rilanciare oggi.