Milano, 9 dicembre 2025 – Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso la giornata in rialzo, toccando quota 70 punti base. Nel pomeriggio, questo dato ha catturato l’attenzione di operatori finanziari e osservatori economici. Il rendimento del Btp decennale italiano è salito di quasi 8 punti base, arrivando al 3,56%. Secondo gli analisti di Piazza Affari, questo movimento riflette le incertezze sul quadro economico europeo e le attese sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea.
Spread Btp-Bund in rialzo, i mercati si fanno cauti
La giornata ha visto uno spread in allargamento, il divario tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi. Al mattino, il valore si era mantenuto stabile intorno ai 65 punti base. Solo dopo le 14, con l’avvio delle contrattazioni a Wall Street e la pubblicazione di alcuni dati macro dagli Stati Uniti, il differenziale ha iniziato a salire. “Gli investitori sono prudenti – ha detto un trader di una banca milanese – soprattutto in vista delle prossime riunioni della BCE e delle tensioni politiche in alcuni Paesi dell’Eurozona”.
Anche il Tesoro italiano segue con attenzione l’andamento dello spread. Un allargamento significa costi più alti per finanziare il debito pubblico. “Stiamo monitorando la situazione”, ha detto una fonte del Ministero dell’Economia, senza però entrare nel dettaglio sulle strategie adottate.
Rendimento del Btp decennale ai massimi da ottobre
Il rendimento del Btp decennale – il titolo chiave del debito italiano – ha toccato oggi il 3,56%, segnando un rialzo di quasi 8 punti base rispetto a ieri. È il livello più alto da ottobre. Secondo alcuni operatori, pesa sia la tensione sui mercati obbligazionari internazionali sia le aspettative su un possibile inasprimento della politica monetaria da parte della BCE.
“Il mercato si prepara a tassi che resteranno alti più a lungo del previsto”, ha commentato un analista di Intesa Sanpaolo. “Questo mette sotto pressione i titoli dei Paesi periferici, Italia compresa”. Il rendimento del Bund decennale tedesco, invece, resta stabile intorno al 2,86%, confermando la distanza tra i due Paesi.
Mercati europei nervosi, occhi puntati sulla BCE
La giornata è stata segnata da una certa agitazione anche sugli altri mercati europei. A Parigi e Francoforte gli indici azionari hanno chiuso poco mossi, mentre a Madrid si è registrato un leggero calo. Gli investitori guardano con attenzione alla prossima riunione della BCE, in programma la prossima settimana a Francoforte.
Dalle prime indiscrezioni raccolte tra gli operatori, non sono previste sorprese immediate sui tassi d’interesse. Tuttavia, il timore è che un possibile irrigidimento della politica monetaria possa mettere in difficoltà i Paesi con debito pubblico elevato. “L’Italia resta sotto osservazione”, ha confidato un gestore londinese. “Ogni segnale di tensione viene amplificato”.
Spread in aumento, i conti pubblici sotto pressione
L’aumento dello spread e dei rendimenti dei titoli di Stato ha un impatto diretto sui conti pubblici italiani. Secondo il Ministero dell’Economia, ogni aumento di 10 punti base nei rendimenti può tradursi in un costo aggiuntivo di circa 1,5 miliardi di euro all’anno per il servizio del debito. Una cifra che grava su un bilancio già stretto dalle spese per interessi e dalle necessità di finanziamento.
Gli economisti invitano alla cautela. “La situazione è ancora gestibile – spiega un docente della Bocconi – ma serve attenzione sia sul fronte interno che su quello europeo”. Nei prossimi giorni occhi puntati sulle aste dei titoli di Stato e sulle dichiarazioni dei vertici della BCE.
In attesa di nuovi sviluppi, la giornata lascia un messaggio chiaro: la fiducia resta fragile e ogni movimento dello spread è un segnale importante della tenuta finanziaria italiana.
