Roma, 9 dicembre 2025 – Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha trascorso oggi una giornata fitta di impegni a Londra, dove ha incontrato il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron e il leader tedesco Friedrich Merz. Da lì, ha preso la strada verso Bruxelles e poi Roma, in un tour che riflette la crescente urgenza sul fronte orientale. Intanto, dalla Russia arriva un avvertimento netto all’Europa: “Ascoltate Trump, o non vi salverete”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.
Zelensky in missione: tappe chiave tra Londra, Bruxelles e Roma
La giornata di Zelensky è partita questa mattina a Downing Street, dove alle 9.30 circa è stato accolto da Starmer. I due hanno parlato a porte chiuse per più di un’ora. “Il Regno Unito resta fermo nel suo sostegno alla sicurezza ucraina”, ha detto Starmer, mettendo l’accento sulla necessità di un “aiuto concreto e duraturo”. Poco dopo, Zelensky si è spostato all’ambasciata francese dove lo aspettava Macron. Secondo fonti dell’Eliseo, il colloquio si è concentrato su armi e aiuti per ricostruire le infrastrutture danneggiate in Ucraina.
Nel primo pomeriggio, il presidente ucraino ha incontrato anche Friedrich Merz, leader della CDU e figura di spicco nella politica tedesca. Merz ha spiegato ai giornalisti: “Serve una risposta europea unita. La sicurezza del continente passa dalla difesa di Kiev”. Solo a quel punto Zelensky è partito per Bruxelles, dove in serata è previsto un incontro con i vertici dell’Unione Europea.
Mosca lancia l’allarme: “Seguite Trump o rischiate tutto”
Mentre i leader occidentali si muovono, da Mosca arriva una dichiarazione dura. Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha esortato l’Unione Europea a “prendere esempio da Donald Trump”, ex presidente Usa e candidato alle prossime elezioni americane. “Se l’Europa vuole salvarsi, deve ascoltare chi propone soluzioni reali al conflitto”, ha detto Peskov in un briefing con i giornalisti russi. Secondo il Cremlino, solo un cambio di rotta nelle politiche europee può evitare “conseguenze imprevedibili”.
Queste parole arrivano in un momento delicato. A Bruxelles si discute di nuove sanzioni contro la Russia e di un possibile aumento degli aiuti militari a Kiev. Fonti diplomatiche raccontano che mentre alcuni Paesi restano cauti, altri – come Polonia e i Paesi baltici – spingono per misure più dure.
L’Italia si prepara: attesa per Zelensky a Roma
Dopo Bruxelles, Zelensky è atteso a Roma in serata. Il programma prevede un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale e un colloquio con la premier Giorgia Meloni. Palazzo Chigi non ha ancora rivelato l’orario preciso, ma fonti governative parlano di un confronto “sulla sicurezza e la cooperazione economica”.
In città, l’attesa si sente. Nel primo pomeriggio, le forze dell’ordine hanno rafforzato i controlli attorno agli edifici istituzionali. In via XX Settembre, passanti e cittadini hanno commentato con speranza. “Speriamo che l’Italia faccia la sua parte”, ha detto Carla, una signora che guardava i movimenti delle auto blu.
Guerra, diplomazia e incertezze: il quadro internazionale
La visita di Zelensky arriva in un momento decisivo per il conflitto in Ucraina. Sul terreno, i combattimenti non si fermano, soprattutto nella regione di Kharkiv e sul fronte sud-est. L’ultimo rapporto dell’Istituto per lo Studio della Guerra parla di un aumento degli attacchi russi nelle ultime 48 ore. Intanto, a Bruxelles si valuta anche il futuro dei negoziati di pace. “Non ci sono ancora le condizioni”, ha ammesso un diplomatico europeo che ha preferito restare anonimo.
Nel frattempo, cresce l’attenzione sulle prossime mosse degli Stati Uniti. L’amministrazione Biden ha confermato nuovi aiuti militari a Kiev, ma il dibattito interno continua a essere acceso. Come ha sottolineato Macron oggi a Londra, “l’unità dell’Occidente è fondamentale”. Una frase che riassume bene la giornata: incontri riservati, dichiarazioni pubbliche e tensioni che non danno segno di calare.
