Vertici Ue in visita a Zelensky: un forte appello al rispetto della sovranità di Kiev

Vertici Ue in visita a Zelensky: un forte appello al rispetto della sovranità di Kiev

Vertici Ue in visita a Zelensky: un forte appello al rispetto della sovranità di Kiev

Matteo Rigamonti

Dicembre 9, 2025

Bruxelles, 9 dicembre 2025 – Mentre i colloqui di pace tra Russia e Ucraina procedono tra dubbi e pressioni internazionali, l’Unione Europea conferma il proprio appoggio a Kiev. Ieri sera, in una nota congiunta, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa hanno ribadito che le “proposte di finanziamento sono sul tavolo”, puntando a un’Ucraina forte, sia sul campo di battaglia che al tavolo dei negoziati. L’incontro si è tenuto a Bruxelles, alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte.

Bruxelles rilancia l’appoggio a Kiev

L’Unione Europea non cambia linea: “La sovranità dell’Ucraina va rispettata. La sua sicurezza deve essere garantita a lungo termine, perché è la prima linea di difesa per tutta l’Europa”, si legge nel comunicato firmato da von der Leyen e Costa. Un messaggio netto, che arriva in un momento delicato. I negoziati tra Mosca e Kiev, seguiti da mediatori internazionali, restano in bilico. Ma a Bruxelles c’è la consapevolezza che il futuro della sicurezza europea passa anche dalla tenuta dell’Ucraina.

Fonti diplomatiche riferiscono che l’incontro di ieri, iniziato poco dopo le 17 nella sede del Consiglio europeo, è stato un confronto serrato sulle modalità di aiuto economico e militare. Zelensky avrebbe chiesto garanzie precise su tempi e cifre degli aiuti. “Abbiamo bisogno di certezze, non solo di promesse”, avrebbe detto ai suoi collaboratori poco prima della riunione.

I soldi e le garanzie: il nodo delle risorse

Sul tavolo ci sono le proposte di finanziamento lanciate dalla Commissione europea nelle settimane scorse. Si parla di un pacchetto da circa 50 miliardi di euro per il periodo 2024-2027, pensato per sostenere la ricostruzione e la stabilità economica dell’Ucraina. Secondo fonti interne all’Eurogruppo, questa cifra potrebbe aumentare se la situazione peggiorasse nei prossimi mesi.

Non si tratta solo di soldi. La discussione ha riguardato anche le forniture militari e le garanzie di sicurezza a lungo termine. “L’Ucraina è la prima linea di difesa per l’Europa”, ha detto von der Leyen durante il punto stampa serale. Una frase che riassume bene come ormai i leader europei vedano il conflitto come una minaccia diretta alla stabilità del continente.

Nato in campo e pressioni internazionali

La presenza del segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha dato peso all’incontro. Rutte ha ribadito che l’Alleanza atlantica sosterrà l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”, sottolineando come la collaborazione tra Ue e Nato sia “più stretta che mai”. Fonti vicine al dossier parlano di discussioni su nuove forniture di sistemi di difesa aerea e sull’addestramento delle forze ucraine.

Sullo sfondo, resta la pressione degli Stati Uniti e degli alleati occidentali per arrivare a un accordo senza toccare l’integrità territoriale dell’Ucraina. “Non possiamo permetterci cedimenti”, avrebbe detto un diplomatico francese al termine dell’incontro. Parole condivise anche da Berlino e Varsavia.

Futuro incerto ma determinazione ferma

Nonostante le rassicurazioni pubbliche, nei corridoi delle istituzioni europee si respira cautela. Il rischio che i negoziati si blocchino è reale. Però, la volontà di non lasciare sola Kiev sembra prevalere. “L’Europa non può girarsi dall’altra parte”, ha detto Costa davanti ai giornalisti poco dopo le 19.

Le prossime settimane saranno decisive. I leader europei dovranno trasformare le promesse in fatti concreti: fondi, forniture militari, garanzie politiche. Solo allora si potrà parlare davvero di una possibile pace stabile per l’Ucraina. Nel frattempo, Bruxelles resta il cuore delle trattative e delle speranze ucraine.