Zelensky incontra Papa Leone: un evento storico a Castel Gandolfo

Zelensky incontra Papa Leone: un evento storico a Castel Gandolfo

Zelensky incontra Papa Leone: un evento storico a Castel Gandolfo

Matteo Rigamonti

Dicembre 9, 2025

Roma, 9 dicembre 2025 – Domani mattina, martedì 10 dicembre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà papa Leone a Castel Gandolfo. L’appuntamento è fissato per le 9:30 a Villa Barberini e segna un nuovo capitolo nei rapporti tra la Santa Sede e l’Ucraina, in un momento in cui la guerra nel Paese dell’Est Europa continua a tenere banco sulla scena internazionale.

Castel Gandolfo, il cuore di un incontro atteso

La scelta di Castel Gandolfo, la residenza papale immersa nel verde dei Castelli Romani, non è casuale. Da settimane si parlava di questo incontro tra il pontefice e il leader ucraino, ma solo ieri sera è arrivata la conferma ufficiale. L’incontro si terrà in gran riservatezza a Villa Barberini, lontano dal caos di Roma. Zelensky arriverà con una delegazione ristretta e, come fanno sapere dalla Gendarmeria Vaticana, la sicurezza sarà serrata fin dalle prime ore del mattino.

La guerra in Ucraina al centro del dialogo

Al centro della conversazione, secondo fonti vicine al Quirinale, ci sarà la situazione in Ucraina. Un conflitto che dura da oltre tre anni, ha fatto migliaia di vittime e ha scatenato una crisi umanitaria che coinvolge milioni di persone. “Il Papa segue con grande preoccupazione le sorti della popolazione civile”, ha raccontato ieri un alto prelato della Segreteria di Stato. Zelensky, dal canto suo, dovrebbe chiedere ancora una volta il sostegno morale e diplomatico della Santa Sede per spingere verso una soluzione negoziata. Non si esclude che il presidente possa consegnare al pontefice una lettera con richieste precise, ma dal suo entourage non trapela nulla.

La diplomazia vaticana in prima linea

Negli ultimi mesi la diplomazia vaticana ha alzato il ritmo nei contatti con Kiev e Mosca. Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha più volte ribadito la disponibilità del Vaticano a fare da mediatore tra le parti. “La pace è un bene fragile, va costruita giorno dopo giorno”, ha detto Parolin in una recente intervista a Radio Vaticana. L’incontro di domani si inserisce proprio in questo quadro: un tentativo di riaprire il dialogo, anche con gesti simbolici. Solo dopo si capirà se ci saranno margini per una nuova iniziativa diplomatica targata Santa Sede.

Reazioni e aspettative a Kiev e Roma

A Kiev, la notizia è stata accolta con interesse. “È un segnale importante per tutto il popolo ucraino”, ha detto ieri sera il portavoce della presidenza, Serhiy Nikiforov. Anche tra i circa 4 milioni di cattolici ucraini cresce l’attesa per le parole che usciranno dall’incontro. A Roma, invece, l’appuntamento è visto come un altro passo della strategia vaticana per mantenere aperti i canali con tutte le parti coinvolte nel conflitto.

Una giornata fitta di impegni per Zelensky

Per Zelensky quella di domani sarà una giornata intensa. Dopo l’incontro con papa Leone, il presidente dovrebbe restare a Roma per una serie di incontri istituzionali, anche se il programma ufficiale resta riservato. Fonti diplomatiche italiane confermano che non sono previsti incontri pubblici con esponenti del governo italiano nella stessa giornata, ma non si esclude qualche contatto informale nelle ore successive.

Il valore simbolico di Villa Barberini

L’appuntamento di domani a Villa Barberini ha anche un valore simbolico. In passato, altri leader in guerra hanno scelto Castel Gandolfo per incontri riservati con il Papa: un luogo che garantisce discrezione e permette di affrontare temi delicati lontano dalla pressione dei media. “Qui si respira un’aria diversa”, racconta un funzionario vaticano che da anni segue gli incontri nella residenza dei Castelli Romani. Proprio questa atmosfera raccolta potrebbe favorire un dialogo più sincero tra i due leader.

Nessuna conferenza stampa, attesa per i comunicati

Al termine del colloquio non sono previste conferenze stampa né dichiarazioni ufficiali congiunte. Dal Vaticano fanno sapere che solo nel pomeriggio potrebbero uscire brevi comunicati delle due delegazioni. Resta da vedere se emergeranno dettagli sull’incontro o se tutto resterà avvolto nella riservatezza che ha contraddistinto la preparazione dell’appuntamento.

A Castel Gandolfo, intanto, è tutto pronto. Domani alle 9:30, sotto gli affreschi di Villa Barberini, si scriverà una nuova pagina nei rapporti tra la Santa Sede e l’Ucraina.