Il gas scende a 26,82 euro: cosa significa per i consumatori?

Il gas scende a 26,82 euro: cosa significa per i consumatori?

Il gas scende a 26,82 euro: cosa significa per i consumatori?

Giada Liguori

Dicembre 10, 2025

Milano, 10 dicembre 2025 – Il prezzo del gas naturale ha chiuso in calo, perdendo il 2,4% e portandosi a 26,82 euro al megawattora ad Amsterdam, il riferimento principale per l’Europa. Un livello che non si vedeva da febbraio 2022, quando la guerra in Ucraina aveva fatto schizzare i prezzi. In queste ore, gli operatori tengono d’occhio soprattutto il clima – con temperature più alte della media in molte zone del continente – e le tensioni geopolitiche ancora aperte.

Gas ai minimi da quasi tre anni

Oggi il TTF di Amsterdam, l’indice europeo più seguito per il gas, è sceso sotto i 27 euro al megawattora. Per molti esperti, dietro questo calo ci sono due fattori: le scorte di gas in Europa sono ancora alte – secondo Gas Infrastructure Europe, i depositi sono pieni all’85% – e la domanda resta bassa grazie a un autunno insolitamente caldo. “Il caldo ritarda l’avvio del riscaldamento”, spiega a alanews.it Luca D’Andrea, strategist energetico di una società di consulenza milanese.

Clima più caldo e scorte piene: la fotografia europea

In città come Berlino, Parigi e Milano, le temperature sono state sopra la media anche negli ultimi giorni. Secondo le previsioni del servizio meteorologico tedesco DWD, questa tendenza potrebbe continuare almeno fino a metà dicembre. “Il clima tiene a bada la domanda e permette di mantenere alte le riserve”, ammette D’Andrea. I dati di Gas Infrastructure Europe confermano: in Italia lo stoccaggio supera l’87%, in Germania si avvicina al 90%.

Tensioni geopolitiche, un rischio dietro l’angolo

Nonostante il calo dei prezzi, gli operatori restano in allerta. Le tensioni tra Russia e Ucraina pesano ancora, così come i dubbi sulle forniture dal Nord Africa. “Il mercato segue con attenzione ogni segnale dai grandi produttori”, dice Giovanni Russo, analista di Nomisma Energia. Solo pochi giorni fa il ministro dell’Energia algerino ha confermato l’impegno a mantenere i flussi verso l’Europa, ma gli esperti sono cauti. “Basta una brutta notizia per far risalire i prezzi”, avverte Russo.

Cosa cambia per famiglie e imprese italiane

Per chi vive e lavora in Italia, il calo del prezzo del gas potrebbe tradursi in bollette meno care nelle prossime settimane. L’Autorità per l’energia (Arera) aggiornerà i listini a gennaio, ma già ora si vedono segnali incoraggianti. “Se la tendenza continua, anche le aziende con consumi elevati potrebbero risparmiare”, racconta una fonte vicina a Confindustria. Tuttavia, il futuro resta incerto: “Molto dipenderà dal meteo e dalla stabilità delle forniture”, aggiunge la stessa fonte.

Mercati cauti, nessuno si sbilancia

Nel pomeriggio, sui mercati finanziari, si è respirata prudenza. Molti trader hanno preferito aspettare prima di muoversi. “Il prezzo è basso rispetto ai picchi dello scorso anno, ma nessuno esclude scossoni”, confida un operatore della City di Londra a alanews.it. Anche gli esperti italiani non si lasciano andare a facili entusiasmi: “Il mercato è volatile e basta poco per cambiare tutto”, dice D’Andrea.

L’inverno può cambiare le carte in tavola

Guardando avanti, gli analisti invitano a non abbassare la guardia. L’arrivo del vero inverno potrebbe far risalire la domanda e spingere di nuovo i prezzi verso l’alto. “Siamo in una fase di calma apparente”, conclude Russo, “ma il settore energetico è abituato a cambiamenti rapidi”. Per ora, resta il dato: il prezzo del gas in Europa è ai livelli più bassi da quasi tre anni. E per famiglie e imprese, questa è una buona notizia.