Milano in calo: Ferrari affonda e l’Europa frena

Milano in calo: Ferrari affonda e l'Europa frena

Milano in calo: Ferrari affonda e l'Europa frena

Giada Liguori

Dicembre 10, 2025

Milano, 10 dicembre 2025 – La Borsa di Milano chiude oggi in lieve calo, segnando un -0,25% dopo una giornata di scambi cauti e riflessivi. Il mercato resta in attesa delle prossime mosse della Federal Reserve, con gli investitori che seguono da vicino gli sviluppi sui tassi d’interesse negli Stati Uniti. Come le altre piazze europee, anche Piazza Affari mostra segnali di debolezza. Lo spread tra Btp e Bund si mantiene stabile a 69 punti, con il rendimento del decennale italiano fermo al 3,54%.

Ferrari sotto pressione dopo il downgrade, energia e utility in affanno

Tra i titoli più seguiti, spicca il calo di Ferrari, che lascia sul terreno un 4,4% dopo il taglio della raccomandazione a “neutral” da parte di Oddo Bhf. Una batosta che ha trascinato giù l’intero settore, con vendite decise già dalle prime ore. Nel listino principale si sono viste altre flessioni: Inwit ha perso l’1,9%, seguita da Recordati (-1,7%) e Leonardo (-1,6%). Il comparto energia non è riuscito a reagire: Saipem ha lasciato l’1,3%, mentre Tenaris e Eni hanno ceduto rispettivamente l’1% e lo 0,6%.

Le utility hanno sofferto il calo dei prezzi del gas, scesi ai minimi dal 2022. Enel e A2a hanno perso lo 0,4%, mentre Hera ha chiuso a -0,3%. “Il settore paga la pressione sui margini legata al calo delle materie prime”, spiega un analista di una banca d’affari milanese.

Banche in ordine sparso, occhi puntati su Mps e Mediobanca

Le banche oggi si muovono senza una direzione chiara. Intesa Sanpaolo chiude in calo dello 0,6%, mentre Banco Bpm e Bper Banca segnano un timido rialzo dello 0,6%. Più decisa la crescita di Unicredit, che guadagna l’1,5% con volumi sopra la media. Debole Mps, che cede lo 0,4%: la banca senese resta sotto i riflettori per i lavori sull’integrazione con Mediobanca, quest’ultima in lieve rialzo dello 0,03%.

Nel settore assicurativo, Generali perde lo 0,9% in attesa del consiglio di amministrazione del 19 dicembre. Sul tavolo ci sono scelte strategiche sul dossier Natixis, che potrebbero influenzare le prossime mosse del gruppo triestino.

Lottomatica e Prysmian trascinano i rialzi, bene anche Stellantis e Cucinelli

Non mancano però i titoli in controtendenza. Spiccano Lottomatica e Prysmian, entrambe in crescita del 2,4%. “Gli investitori premiano la solidità dei fondamentali e le prospettive di crescita”, commenta un gestore contattato da alanews.it. Segnali positivi arrivano anche da Stellantis e Brunello Cucinelli, che guadagnano lo 0,7%: il gruppo automobilistico è sostenuto dalle attese per nuovi modelli elettrici, mentre la maison umbra beneficia delle buone prospettive di fine anno.

Tra i titoli in luce anche Campari, salita dello 0,5% dopo le voci su un possibile accordo tra la holding Lagfin e l’Agenzia delle Entrate per circa 400 milioni di euro. “Si tratta di una trattativa importante che potrebbe chiudersi entro fine anno”, rivela una fonte vicina al dossier.

Fuori dal listino principale, Banca Generali brilla grazie agli analisti

Fuori dal paniere principale, spicca la performance di Banca Generali, salita dell’1,5% grazie ai giudizi positivi degli analisti sulla raccolta di novembre. Secondo alcune case d’investimento internazionali, la banca guidata da Gian Maria Mossa ha superato le aspettative degli operatori sulla raccolta netta mensile.

La seduta conferma un clima di cautela sui mercati italiani ed europei. Gli operatori restano in attesa delle indicazioni che arriveranno dalla Federal Reserve nei prossimi giorni: solo allora si capirà se il trend degli ultimi mesi cambierà o se prevarrà ancora la prudenza.