Napoli, 10 dicembre 2025 – Un Pulcinella queer è il volto di quest’anno dell’Omovies Film Festival, la rassegna internazionale dedicata al cinema LGBTQIA+ che dal 2007 anima il Sud Italia. Giunta alla sua diciottesima edizione, la manifestazione si prepara a chiudere il sipario il 12 dicembre. Sostenuta dalla Regione Campania Film Commission e patrocinata dal Comune di Napoli, Omovies resta un punto fermo per la cultura inclusiva, con un programma che mescola cinema, formazione e confronto sociale.
Napoli protagonista, il festival in città
Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito e si tengono in luoghi simbolo della città: dalla Scuola di Cinema di Napoli alla Sala Cinema del Rainbow Center “Questa Casa non è un Albergo”, fino al Teatro Dumas dell’Institut Français Napoli. Gli spettatori possono vedere i film in versione originale, con sottotitoli in italiano grazie al progetto inTRANSlation, guidato dalla professoressa Katherine Russo dell’Università L’Orientale. Un dettaglio che dimostra quanta cura si mette per garantire accessibilità e qualità.
46 film da 26 Paesi, storie fuori dai riflettori
Sono 46 i film in gara quest’anno, tra cui ben undici debutti. La selezione spazia tra finzione, documentario, sperimentale e animazione, con corti, medi e lungometraggi provenienti da 26 Paesi. “Abbiamo voluto dare spazio a storie diverse, spesso poco raccontate”, spiega Carlo Cremona, direttore artistico del festival. In palio ci sono premi importanti come il Premio Vincenzo Ruggiero per il miglior giovane talento, il David Queer 2025 per cinema e teatro e il Premio Soap Power 2025 – Lava via il pregiudizio.
Ospiti speciali e volti nuovi
La serata finale, fissata per il 13 dicembre all’Istituto Francese di Napoli, vedrà Cremona affiancato da due giovani artisti: Stefano Taranto e Marika Gambardella, attrice e modella transgender già nota per la serie “Mare Fuori”. “Essere qui per me è importante – dice Gambardella – perché Omovies è uno spazio dove puoi sentirti accolto senza filtri”.
Torna come ospite d’onore Vladimir Luxuria, direttrice del Lovers Film Festival di Torino. “Napoli ha sempre avuto un cuore accogliente”, commenta Luxuria, “e Omovies ne è la prova più chiara”.
Formazione e dialogo con i giovani
Il festival non è solo film: c’è molto spazio per le masterclass gratuite rivolte agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, della Scuola di Cinema, delle facoltà legate al cinema e del liceo “Giambattista Vico”. L’11 dicembre, dalle 15 alle 19, Renato Giordano terrà l’incontro “Qui starete benissimo – Scrittura, immaginari e linguaggi queer nel cinema italiano”. Il giorno dopo sarà la volta di Sandro Dionisio con “Ritorno al futuro – Dal cinema verticale alla caverna oscura”.
“Vogliamo dare strumenti concreti per capire e raccontare la realtà”, spiega Cremona. “Solo così si costruisce una società più consapevole”.
Omovies guarda avanti
L’edizione 2025 si chiude tra un pubblico sempre più numeroso. Gli organizzatori parlano di una crescita rispetto agli anni passati. “Serve avere spazi dove confrontarsi senza pregiudizi”, racconta uno studente dell’Orientale uscendo dalla proiezione del pomeriggio. Il festival non si limita a celebrare la diversità, ma vuole farla entrare nel tessuto della città, coinvolgendo scuole, università e associazioni.
Le premiazioni chiuderanno una settimana intensa, fatta di film, incontri e testimonianze. Ma lo sguardo è già rivolto al futuro. “Napoli è pronta a essere la capitale del cinema queer anche negli anni a venire”, dice Cremona. Quel Pulcinella arcobaleno è la promessa di continuare a raccontare storie fuori dagli schemi.
