Roma abbraccia l’innovazione: Gualtieri promette supporto alle startup

Roma abbraccia l'innovazione: Gualtieri promette supporto alle startup

Roma abbraccia l'innovazione: Gualtieri promette supporto alle startup

Matteo Rigamonti

Dicembre 10, 2025

Roma, 10 dicembre 2025 – Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha consegnato oggi in Campidoglio i premi ai migliori progetti d’impresa italiani selezionati dal bando “7 idee per cambiare l’Italia”, promosso da L’Espresso. La cerimonia si è svolta nella sala della Protomoteca e ha visto la partecipazione delle quattordici startup finaliste, scelte tra oltre 300 proposte arrivate da tutta Italia. Un momento che, come ha detto il primo cittadino, conferma l’impegno della Capitale nel sostenere l’innovazione e nel valorizzare il talento imprenditoriale.

Roma punta sulle startup: un sostegno concreto

Ringrazio L’Espresso per aver dato voce all’innovazione che va fatta emergere e ascoltata sempre”, ha detto Gualtieri rivolgendosi ai presenti. Il sindaco ha spiegato che Roma vuole farsi riconoscere come “una città amica delle nuove idee”. Serve, ha aggiunto, la capacità di “aiutare gli altri a immaginare cose che noi da soli non sapremmo vedere”. Un messaggio chiaro: la città vuole aprirsi a idee fresche, anche quelle fuori dagli schemi tradizionali.

Nel suo intervento, Gualtieri ha assicurato che l’amministrazione seguirà da vicino le startup selezionate. “Terrò d’occhio con attenzione queste realtà. Sono arrivate 300 proposte, e oltre ai vincitori, vogliamo guardare con interesse anche a chi ha partecipato. Siamo pronti a dare una mano”, ha detto. Parole che, per molti giovani imprenditori in sala, rappresentano un segnale importante per chi vuole fare impresa in Italia.

La giuria: professionisti da diversi settori

Le quattordici startup finaliste sono state valutate da una giuria composta da rappresentanti dei partner del progetto. Tra loro, Fortunato Costantino, direttore risorse umane, legal e corporate affairs di Q8 Italia e docente alla European School of Economics; Paul Kyprianou, responsabile relazioni esterne del Gruppo Grimaldi; Gaia Dal Pozzo, investment director di Lmdv Capital; Enzo Raho, direttore Qhse & sostenibilità di Renco; Alessio Boceda, co-fondatore di Startup Geeks; e Alberto Luna di Talent Garden.

La presenza di esperti da settori diversi – energia, trasporti, investimenti, sostenibilità, formazione – ha permesso una valutazione ampia e completa dei progetti. “Abbiamo visto idee molto diverse, ma tutte con un forte potenziale di impatto”, ha commentato Gaia Dal Pozzo a fine evento. Secondo Paul Kyprianou, “l’imprenditoria italiana ha bisogno di occasioni come questa per mettersi alla prova e crescere”.

Un’Italia che vuole guardare avanti

Nel discorso finale, Gualtieri ha voluto evidenziare la forza creativa di Roma e dell’intero Paese: “Sono convinto che qui, in questa città, ci sia tanta voglia di pensare al futuro”. Il sindaco ha espresso il desiderio che l’economia italiana impari a “coltivare e sostenere idee che guardano oltre i confini nazionali”. “Ringrazio ancora L’Espresso e tutti quelli che hanno reso possibile questa iniziativa”, ha concluso.

In sala si respirava soddisfazione. Alcuni giovani imprenditori si sono detti “incoraggiati” dalle parole del sindaco. Altri hanno apprezzato il confronto con la giuria, definendolo un momento prezioso per migliorare i propri progetti. La premiazione si è chiusa poco dopo le 13, tra strette di mano e scambi di contatti.

Innovazione, la leva per crescere

I dati forniti dagli organizzatori parlano chiaro: oltre 300 candidature dimostrano un interesse crescente verso l’innovazione in Italia. Le startup selezionate operano in campi diversi: tecnologia, sostenibilità ambientale, servizi digitali e nuove forme di economia circolare. “C’è voglia di cambiare davvero le cose”, ha raccontato Enzo Raho a margine dell’evento.

Per Roma, questa iniziativa è un passo in più verso una città più aperta alle nuove imprese. Solo così – ha ricordato Gualtieri – si potrà davvero “aiutare gli altri a immaginare cose che noi non sappiamo immaginare”. Un traguardo ambizioso, ma oggi sembra un po’ più vicino.