Salerno diventa il cuore del dialogo tra giovani e istituzioni dal 18 al 20 dicembre

Salerno diventa il cuore del dialogo tra giovani e istituzioni dal 18 al 20 dicembre

Salerno diventa il cuore del dialogo tra giovani e istituzioni dal 18 al 20 dicembre

Matteo Rigamonti

Dicembre 10, 2025

Salerno, 10 dicembre 2025 – Parte da Salerno il 18 dicembre il progetto nazionale “Co-programmare con i giovani”, un’iniziativa sostenuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che coinvolge operatori, istituzioni e giovani da tutta Italia in un percorso di partecipazione attiva. L’obiettivo, dicono gli organizzatori, è capire davvero quali sono le esigenze delle nuove generazioni e costruire comunità più aperte e inclusive. Il progetto, che si svilupperà durante il 2024, ha come capofila l’ente salernitano Moby Dick Ets.

Giovani e istituzioni: un cammino da fare insieme

Il via ufficiale sarà dato dal meeting inaugurale in programma dal 18 al 20 dicembre al Grand Hotel Salerno, sul Lungomare Clemente Tafuri. Si parte alle 15 di giovedì 18 dicembre, con un incontro che segna il primo passo di un percorso pensato per trasformare i giovani da semplici fruitori di servizi in veri co-protagonisti delle politiche pubbliche. “Essere capofila di un progetto così importante – spiega Francesco Piemonte, presidente di Moby Dick Ets – è il riconoscimento di vent’anni di lavoro nel volontariato e nelle politiche giovanili. Vogliamo mettere insieme la forza del Terzo settore e il peso delle istituzioni, per creare un modello di gestione condivisa”.

Il progetto rientra tra le iniziative finanziate dal Fondo previsto dall’art. 72 del D.Lgs. n.117/2017. Per Piemonte, l’incontro di Salerno sarà “decisivo per mettere tutti sulla stessa linea e costruire subito un clima di collaborazione con partner e istituzioni”.

Il dialogo con le istituzioni parte da qui

Tra i momenti chiave del primo giorno, l’intervento del viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che parlerà con il giornalista Fabio Paluccio (Adnkronos) sulle aspettative dei giovani. “Vogliamo che i ragazzi diventino protagonisti attivi nella definizione delle politiche e dei servizi che li riguardano”, ha detto Bellucci in una nota diffusa poco prima dell’evento.

A seguire, due tavole rotonde approfondiranno il ruolo della co-programmazione tra pubblica amministrazione e Terzo settore, oltre alle differenze regionali nelle politiche giovanili. Tra i relatori: Alessandro Lombardi, capo dipartimento politiche sociali del Ministero del Lavoro; Virgilio D’Antonio, rettore dell’Università di Salerno; Paola de Roberto, assessore alle Politiche sociali e giovanili del Comune di Salerno; e Mario Di Spirito, consulente contabile per il Terzo settore.

Dalle testimonianze locali a quelle internazionali

Il secondo panel, previsto per le 17:30, si concentrerà sulle differenze tra regioni e sulle prospettive future delle politiche giovanili in Italia. Interverranno, tra gli altri, Giuseppe Pierro (capo dipartimento per le politiche giovanili), Federica Celestini Campanari (presidente Agenzia Italiana per la Gioventù), Maria Cristina Pisani (presidente Consiglio Nazionale Giovani), Domenico Carbone (Anci Giovani) e don Roberto Faccenda (pastorale giovanile Salerno).

Non mancheranno le storie dirette dei giovani volontari impegnati all’estero: Antonio Scicolone e Paolo Giovanni Maria De Prezzo racconteranno la loro esperienza in Kenya; Mahmood Mustafa parlerà dall’Egitto; Stefania Daniele dall’Argentina. Racconti di impegno concreto, lontani dai riflettori ma carichi di significato.

Una rete che abbraccia tutta Italia

Il progetto “Co-programmare con i giovani” non si limita a Salerno. Il partenariato coinvolge associazioni da tutta Italia: Tdm 2000 (Sardegna), Associazione Valentia Aps (Calabria), Fattoria pugliese diffusa Aps (Puglia), Piazza Viva Aps (Trentino Alto Adige), Campus Salute Aps (Campania), Festival della Filosofia in Magna Grecia (Campania), Senza confini Aps (Liguria), Amici del Villaggio Aps (Veneto), Mo.d.a.v.i. Aps-RA (Lazio), Sciara Progetti Aps / Ets (Emilia Romagna), Opes Aps (Toscana). Un mosaico di realtà che punta a costruire una rete solida tra territori diversi.

Per gli organizzatori, la vera sfida sarà trasformare le idee raccolte in azioni concrete e durature. “Solo così – racconta uno dei volontari – potremo dire di aver davvero fatto la differenza”. Per adesso, la parola d’ordine è ascoltare: ascoltare i giovani per costruire insieme politiche più vicine ai loro bisogni veri.