Roma, 10 dicembre 2025 – Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso senza grandi cambiamenti, fermandosi a 69 punti base. Un segnale di una giornata tranquilla sui mercati dei titoli di Stato europei, secondo chi opera a Piazza Affari. Il rendimento del Btp decennale italiano si è mantenuto al 3,54%, mentre il Bund tedesco ha segnato un rendimento del 2,84%.
Spread Btp-Bund: mercati fermi in attesa
La giornata è partita alle 9:00 con volumi nella norma e senza particolari scossoni. Il differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi è rimasto stabile, sui livelli di ieri. Gli esperti di Intesa Sanpaolo spiegano che, senza dati economici importanti e in attesa delle prossime mosse della Banca Centrale Europea, i rendimenti si sono mantenuti fermi. Insomma, una giornata di pausa, senza segnali né di tensione né di entusiasmo, tipica in avvicinamento alle feste.
Rendimenti invariati: Italia 3,54%, Germania 2,84%
Il rendimento del Btp decennale – punto di riferimento per il debito italiano – è rimasto al 3,54%, in linea con la media delle ultime settimane, secondo Bloomberg. Il Bund tedesco ha chiuso a un rendimento del 2,84%, senza variazioni rispetto a ieri. “Non si sono visti movimenti degni di nota”, ha detto un trader di una banca d’investimento milanese poco prima delle 17:30, mentre i monitor mostravano dati invariati.
Operatori in attesa: occhi puntati sulle banche centrali
Il quadro generale è quello di un mercato in attesa delle decisioni delle banche centrali. Investitori e operatori guardano con attenzione alle riunioni della Bce e della Federal Reserve, in programma nei prossimi giorni. “Il mercato aspetta indicazioni chiare sulle politiche monetarie per il 2026”, dice un analista di Mediobanca. In questo clima, la stabilità dello spread viene interpretata come un segno di fiducia sulla capacità dell’Italia di gestire il suo debito pubblico, almeno nel breve termine.
Cosa significa per Piazza Affari e le famiglie
Lo spread fermo a 69 punti base porta un po’ di respiro a chi segue i conti pubblici italiani. Un differenziale contenuto vuol dire costi più bassi per rifinanziare il debito e, guardando avanti, meno pressione sui tassi di interesse di mutui e prestiti. “Al momento non ci sono rischi immediati di aumento dei costi per le famiglie”, rassicura al telefono un consulente finanziario romano nel tardo pomeriggio.
Le incognite che restano aperte
Guardando al futuro, però, gli operatori restano prudenti. L’attenzione è tutta sulle possibili tensioni geopolitiche e sulle decisioni delle banche centrali. “Solo dopo le riunioni di dicembre capiremo meglio la direzione”, ammette una fonte vicina al Tesoro. Per ora, però, la giornata si chiude senza scossoni: lo spread tra Btp e Bund resta fermo a 69 punti, con rendimenti stabili da settimane.
Un equilibrio delicato, certo, ma che per oggi tiene senza sorprese.
