Milano, 11 dicembre 2025 – Le Borse europee hanno chiuso la giornata con un andamento ancora fiacco, mentre tutti gli occhi restano puntati sulle prossime mosse della Federal Reserve. Dopo un avvio debole di Wall Street, i mercati del Vecchio Continente hanno mostrato segnali di incertezza, frenati anche dall’attesa per un possibile nuovo taglio dei tassi d’interesse da parte della banca centrale americana e dalle prospettive per il 2026.
Listini in stallo, la Fed e la tecnologia al centro dell’attenzione
Nel dettaglio, l’indice Stoxx 600 ha chiuso praticamente fermo (-0,06%), a conferma della cautela che domina gli scambi. Francoforte ha lasciato sul terreno lo 0,51%, Parigi lo 0,39% e Milano lo 0,3%. In controtendenza solo Londra, salita dello 0,26%, mentre Madrid è rimasta quasi invariata (+0,07%). A spiegare questa prudenza, un trader di una banca d’affari milanese ha detto poco dopo le 17: “C’è molta incertezza sui tempi dei prossimi tagli della Fed”.
Il settore tecnologico ha attirato l’attenzione, ma non senza qualche scossone. In Europa ha perso lo 0,4%. Gli investitori stanno cercando di capire le reali prospettive di crescita legate all’intelligenza artificiale, anche se molti analisti sottolineano che “il comparto ha già incorporato molte aspettative e i prezzi restano alti”.
Utility e auto in rosso, gas ai minimi da quasi quattro anni
A pesare sui mercati sono state soprattutto le utility, in calo dello 0,5%. Il prezzo del gas naturale è sceso a 26,58 euro al megawattora, il livello più basso da febbraio 2022. Un operatore del settore energetico ha spiegato che “la domanda rimane debole e le scorte sono abbondanti”, due fattori che continuano a tenere i prezzi sotto pressione.
Male anche il settore auto (-1,1%), penalizzato da dati sulle immatricolazioni inferiori alle attese in Germania e Francia. L’energia ha chiuso in leggero calo (-0,3%), mentre il petrolio ha continuato a scendere: il WTI ha perso lo 0,5% a 57,93 dollari al barile, il Brent si è fermato a 61,62 dollari (-0,5%).
Euro in rialzo contro il dollaro, spread stabile
Sul fronte delle valute, l’euro si è rafforzato fino a 1,1636 contro il dollaro. Secondo alcuni operatori londinesi, “il movimento riflette sia la debolezza del biglietto verde sia le aspettative di una politica monetaria più morbida negli Stati Uniti”.
I titoli di Stato europei hanno registrato un leggero rialzo. Lo spread Btp-Bund si è mantenuto stabile a 70 punti base: il rendimento del decennale italiano è salito al 3,56%, mentre quello tedesco è rimasto al 2,86%. L’oro ha chiuso quasi invariato: +0,1% a 4.196 dollari l’oncia.
Piazza Affari: Lottomatica brilla, Ferrari affonda
A Piazza Affari la giornata ha visto in evidenza Lottomatica, salita del 3%. Bene anche Prysmian (+1,9%), Fineco e Banco Bpm (entrambe +1,2%), oltre a Unicredit (+1,1%). In leggero rialzo anche Campari (+0,5%), spinta da voci su un possibile accordo tra la holding Lagfin e l’Agenzia delle Entrate per circa 400 milioni di euro.
Dall’altra parte, giornata difficile per Ferrari, che ha perso il 4,7% dopo che la banca d’affari francese Oddo Bhf ha declassato il titolo a ‘neutral’. Male anche Leonardo (-2,5%) e Moncler (-1,7%), penalizzate da prese di beneficio dopo i recenti guadagni.
Mercati europei in attesa, fiducia frenata dall’incertezza
Gli operatori restano cauti. “La situazione è ancora fragile – ha detto un gestore di fondi milanese – e solo una maggiore chiarezza sulle decisioni della Fed potrà ridare fiducia”. Per ora, prevale l’attesa. La sensazione è che i mercati europei continueranno a muoversi senza grandi scossoni almeno fino alle prossime riunioni delle banche centrali.
