Kiev, 11 dicembre 2025 – L’Ucraina ha appena inviato agli Stati Uniti un nuovo piano per porre fine alla guerra con la Russia. A riferirlo, ieri, sono stati due funzionari ucraini a conoscenza del dossier. La bozza, arrivata nelle ultime ore, è un altro tentativo di Kiev di aprire una strada diplomatica in un conflitto che dal febbraio 2022 ha cambiato profondamente la regione e l’intera scena internazionale.
Il piano segreto arrivato a Washington
Fonti ucraine, che hanno chiesto di rimanere anonime per la delicatezza della questione, hanno confermato che il documento aggiornato è già nelle mani di Washington. “Abbiamo inviato la bozza agli Stati Uniti”, ha detto un alto funzionario coinvolto nei negoziati. Per ora, però, non sono trapelati dettagli sul contenuto né sulle condizioni che Kiev propone per fermare le ostilità. Quel che si sa è che il testo è il frutto di settimane di consultazioni interne e di confronti con i principali alleati occidentali.
La guerra che non dà tregua
Il conflitto tra Ucraina e Russia va avanti senza sosta da oltre tre anni. Negli ultimi giorni, gli scontri si sono fatti più intensi lungo il fronte orientale, soprattutto nelle zone di Donetsk e Luhansk. Secondo le Nazioni Unite, le vittime civili hanno superato quota 30mila, mentre milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case. In questo clima, la pressione internazionale per una via diplomatica si è fatta più forte, in particolare dopo i recenti incontri tra Stati Uniti, Unione Europea e Cina.
Reazioni a Kiev e Mosca
A Kiev, la notizia dell’invio del piano ha subito fatto il giro del Parlamento e dei principali talk show serali. “È un passo necessario – ha commentato un deputato della maggioranza – ma non ci illudiamo: sarà una strada lunga”. Dal Cremlino, invece, nessun commento ufficiale. Solo una breve nota del portavoce Dmitry Peskov: “Non siamo stati informati di alcuna proposta concreta”. Un silenzio che, per alcuni analisti locali, mostra l’atteggiamento attendista di Mosca in questa fase.
Gli Stati Uniti al centro della scena
Gli Stati Uniti restano il principale interlocutore di Kiev, sia sul piano militare che diplomatico. Negli ultimi mesi, l’amministrazione Biden ha ribadito il sostegno all’integrità territoriale ucraina, pur sottolineando l’importanza di esplorare ogni possibile via negoziale. “Siamo pronti a valutare ogni proposta seria”, ha detto pochi giorni fa il segretario di Stato Antony Blinken. Anche l’Unione Europea segue con attenzione la situazione: ieri sera fonti diplomatiche di Bruxelles hanno confermato contatti costanti con Washington e Kiev.
Cosa potrebbe contenere il piano di pace
Per ora, il contenuto preciso del piano ucraino resta coperto da segreto. Secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla stampa locale, la bozza potrebbe includere richieste su sicurezza dei confini, lo status dei territori occupati e garanzie internazionali per la popolazione civile. Nessuna conferma ufficiale, però. “Non possiamo entrare nei dettagli – ha spiegato un consigliere presidenziale ucraino – ma il nostro obiettivo è chiaro: fermare le ostilità e difendere la sovranità nazionale”.
Un segnale politico, ma molte incognite
L’invio del piano a Washington manda un messaggio chiaro: Kiev vuole coinvolgere direttamente gli alleati nella ricerca di una soluzione. Tuttavia, resta il dubbio sulla reale volontà della Russia di sedersi al tavolo dei negoziati. Gli osservatori internazionali ricordano che ogni tentativo di mediazione dipenderà anche da come si evolverà la situazione sul campo e dagli equilibri interni di entrambi i Paesi.
Il cuore della gente
Intanto, la gente in Ucraina segue con attenzione, ma anche con stanchezza, gli sviluppi diplomatici. Nei caffè del centro di Kiev, ieri sera, si parlava poco del piano: “Speriamo solo che tutto finisca presto”, ha detto Olena, 42 anni, insegnante. Un sentimento comune tra chi vive da mesi sotto la minaccia dei raid e delle sirene d’allarme.
Una partita ancora aperta
Non è stata fissata nessuna data per incontri o tavoli negoziali. Gli Stati Uniti, dicono fonti diplomatiche, stanno ancora valutando il documento prima di fare passi pubblici. Solo allora si capirà se questa nuova iniziativa potrà davvero aprire una breccia verso la fine della guerra tra Ucraina e Russia.
