La Nobel Machado riemerge: il suo primo intervento pubblico dopo 11 mesi di silenzio

La Nobel Machado riemerge: il suo primo intervento pubblico dopo 11 mesi di silenzio

La Nobel Machado riemerge: il suo primo intervento pubblico dopo 11 mesi di silenzio

Matteo Rigamonti

Dicembre 11, 2025

Oslo, 11 dicembre 2025 – Dopo quasi un anno di silenzio, Maria Corina Machado, vincitrice del Nobel per la Pace 2024, è tornata a farsi vedere in pubblico. Oggi ha salutato i suoi sostenitori dal balcone di un hotel nel cuore di Oslo. La leader dell’opposizione venezuelana è arrivata in città solo poche ore fa e ha scelto questo momento per ringraziare chi l’ha sostenuta durante mesi difficili, segnati da tensioni politiche e restrizioni. Nonostante il ritardo rispetto alla cerimonia ufficiale del premio, ha comunque ricevuto il riconoscimento “in absentia”, come confermato dagli organizzatori.

Machado torna a Oslo dopo mesi di assenza

L’ultima volta che si era vista in pubblico risale al 9 gennaio, a Caracas, durante una protesta contro il terzo mandato di Nicolás Maduro. Da allora, Machado era sparita dai riflettori, schiacciata dalla pressione del governo e dalle limitazioni imposte ai leader dell’opposizione. Oggi, dal balcone dell’hotel Thon, ha potuto parlare di nuovo ai suoi sostenitori: “Non ho mai smesso di credere nella forza della democrazia”, ha detto con voce decisa poco dopo le 13.

Il Nobel arrivato “in absentia”

La cerimonia per il Premio Nobel per la Pace si è tenuta ieri, 10 dicembre, nel municipio di Oslo. Machado non c’era: è arrivata in Norvegia solo questa mattina, per “motivi logistici e di sicurezza”, spiegano fonti vicine al comitato. Il premio è stato consegnato comunque “in absentia”. La presidente del comitato Nobel, Berit Reiss-Andersen, ha sottolineato che l’assenza fisica della leader venezuelana non toglie nulla al valore della sua battaglia, soprattutto in un momento così delicato per la democrazia nel suo Paese.

Venezuela nel caos, reazioni dal mondo

La situazione in Venezuela resta calda. Dopo la contestata rielezione di Maduro a gennaio, le proteste sono state duramente represse. Molti politici dell’opposizione denunciano intimidazioni e arresti arbitrari. Machado, già esclusa dalle ultime elezioni e sotto stretta sorveglianza, ha scelto Oslo per rilanciare il suo ruolo. Gli osservatori vedono la sua presenza come un segnale forte: la comunità internazionale non dimentica chi lotta per i diritti civili. “Un messaggio chiaro”, ha detto un diplomatico europeo presente alla cerimonia.

Il saluto ai sostenitori sotto la pioggia

Il breve discorso di Machado dal balcone ha raccolto gli applausi di una piccola folla, radunata sotto la pioggia tipica di Oslo. Ha ringraziato “chi non si è arreso” e ha ricordato gli attivisti ancora in carcere in Venezuela. “Questo premio non è solo mio – ha detto – ma di tutti quelli che continuano a credere nella libertà”. Tra i presenti, anche alcuni esuli venezuelani che hanno sventolato bandiere e intonato slogan per la democrazia.

Cosa succederà adesso?

Non è chiaro se Machado resterà a Oslo o tornerà in America Latina nei prossimi giorni. Fonti vicine all’opposizione parlano di “contatti in corso” con governi europei e organizzazioni internazionali per studiare nuove mosse diplomatiche. Intanto, questo ritorno in pubblico segna un passo importante nella lunga lotta per la democrazia venezuelana. “Non è finita qui”, ha confidato una collaboratrice di Machado ai giornalisti. Per molti, la sua riapparizione rappresenta già una svolta nel panorama politico del Sud America.