Como, 11 dicembre 2025 – Un matrimonio civile in una location da sogno sulle rive del lago, una cerimonia curata nei minimi dettagli e una promessa d’amore di fronte a parenti e amici. Ma dietro quell’apparente felicità, si nascondeva una verità nascosta: la sposa era già legalmente sposata con un altro uomo. È successo la scorsa settimana a Como, e tutto è venuto a galla grazie all’intuito di uno dei testimoni, che ha iniziato a sospettare sulla regolarità delle pubblicazioni.
Il testimone insospettito e l’arrivo dei carabinieri
Secondo quanto ricostruito dal Quotidiano Nazionale, la vicenda è partita proprio da uno dei testimoni dello sposo, un amico di vecchia data. Voleva solo accertarsi che le pubblicazioni di matrimonio fossero state davvero affisse, come richiede la legge italiana. Un gesto forse nato da un dettaglio sfuggito durante la cerimonia o da una semplice curiosità. Quando si è rivolto all’ufficio anagrafe, però, la risposta è stata chiara: nessuna pratica risultava a nome della coppia.
A quel punto, il comune ha deciso di chiamare i carabinieri. I militari sono intervenuti in fretta, identificando e convocando entrambi gli “sposi” per fare chiarezza. Ed è stato lì che, tra lo stupore generale, è saltata fuori la verità: la donna era già sposata e non aveva mai divorziato.
Una cerimonia simbolica tra amici e parenti
La giornata era partita come tante altre: abiti eleganti, foto con il lago sullo sfondo, sorrisi e qualche lacrima di commozione. La coppia – entrambi residenti in provincia di Varese, italiani e con lavori qualificati – aveva scelto di celebrare l’unione con il cosiddetto rito della sabbia. Una cerimonia simbolica, molto in voga negli ultimi anni anche in Italia, dove gli sposi versano sabbia di colori diversi in un unico contenitore, a rappresentare l’unione delle loro vite.
Alla festa erano presenti molti amici e i genitori dello sposo. Curiosamente, però, nessun familiare della sposa. Un dettaglio notato da alcuni invitati, ma che fino a quel momento non aveva fatto scattare alcun campanello d’allarme. La cerimonia era stata celebrata da una conoscente della donna, non da un ufficiale di stato civile.
La scoperta e le conseguenze legali
Dopo il pranzo e i festeggiamenti, il testimone ha voluto approfondire la questione delle pubblicazioni. La verifica all’anagrafe ha fatto emergere che non c’era nessun documento ufficiale sul matrimonio. Da lì la segnalazione ai carabinieri e la convocazione della coppia.
Messa davanti ai fatti, la donna ha ammesso di essere ancora sposata con un altro uomo. Stando a quanto riferito dagli investigatori, avrebbe detto di non aver mai trovato il coraggio di raccontare la verità al compagno e di aver organizzato la cerimonia solo per non deluderlo, dopo la sua proposta di matrimonio.
Ora i carabinieri stanno valutando quali reati potrebbero essere stati commessi durante questa finta cerimonia. Tra le ipotesi ci sono la falsità ideologica e un possibile tentativo di truffa. Nei prossimi giorni l’informativa sarà inviata alla procura di Como.
Sgomento tra gli invitati e nuovi interrogativi
La notizia ha lasciato senza parole amici e parenti dello sposo, molti dei quali hanno scoperto tutto solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine. “Non ce lo aspettavamo proprio”, ha raccontato uno degli invitati al telefono ieri sera. “Sembrava tutto normale, forse anche un po’ troppo perfetto”.
Ora resta da capire se il compagno fosse davvero all’oscuro di tutto o se avesse qualche sospetto. Gli investigatori stanno ascoltando le persone presenti per ricostruire ogni dettaglio e capire se ci siano state altre irregolarità.
Nel frattempo, questa storia riapre il dibattito sulla necessità di controlli più severi nelle cerimonie simboliche e sulle conseguenze legali per chi organizza eventi senza valore legale ma con l’intenzione di ingannare. Una vicenda, tra Como e Varese, che lascia molte domande ancora aperte.
