MeerKat: il radiotelescopio che si potenzia grazie ai fondi del Pnrr

MeerKat: il radiotelescopio che si potenzia grazie ai fondi del Pnrr

MeerKat: il radiotelescopio che si potenzia grazie ai fondi del Pnrr

Giada Liguori

Dicembre 11, 2025

Città del Capo, 11 dicembre 2025 – Il radiotelescopio MeerKat in Sudafrica, uno dei più potenti strumenti per osservare l’universo, è stato aggiornato nelle ultime settimane per studiare il cosmo a frequenze radio più alte e con una risoluzione più fine. L’intervento, realizzato nell’ambito del progetto Pnrr Stiles (STrengthening the Italian Leadership in Elt and Ska), promosso dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), punta a spingere la ricerca su temi cruciali come il magnetismo cosmico, la formazione delle stelle e lo studio del gas molecolare nelle galassie lontane.

MeerKat, il salto tecnologico nel cuore del Karoo

Nel deserto del Karoo, dove si trova MeerKat, formato da 64 antenne, si gioca una partita importante per l’astronomia mondiale. Il recente upgrade, frutto della collaborazione tra l’Inaf e il South African Radio Astronomy Observatory (Sarao), ha portato all’installazione su ogni antenna di nuovi sistemi di ricezione in banda 5B. Questi ricevitori, sviluppati dal Max Planck Institute for Radio Astronomy in Germania su incarico di Inaf, sono affiancati da digitalizzatori progettati e realizzati direttamente dal Sarao.

La scelta della banda 5B non è casuale: apre la strada a osservazioni più dettagliate, ampliando l’intervallo di frequenze che si possono captare. “Con questo progetto di digitalizzazione in banda 5B, che aggiunge nuove possibilità di indagine scientifica, uniamo la sperimentazione di tecnologie digitali all’avanguardia con collaborazioni internazionali extraeuropee di grande rilievo, fondamentali anche per le attività future a livello globale”, ha spiegato il presidente dell’Inaf, Roberto Ragazzoni.

Una sinergia internazionale per il futuro dell’astrofisica

Il progetto Stiles rientra nel più ampio quadro del Pnrr, finanziato dall’Unione europea tramite il programma NextGenerationEU. L’obiettivo è chiaro: rafforzare il ruolo dell’Italia nell’astrofisica mondiale, sviluppando laboratori e strumenti all’avanguardia per grandi infrastrutture come l’Extremely Large Telescope (Elt) e il futuro Ska Observatory, destinato a diventare il radiotelescopio più grande mai costruito.

La collaborazione tra Italia, Sudafrica e Germania è un modello di lavoro condiviso. “L’installazione dei nuovi ricevitori in banda 5B è solo il primo grande traguardo di Stiles”, ha detto il coordinatore del progetto, il ricercatore Inaf Adriano Fontana. “I progetti in arrivo miglioreranno le capacità tecnologiche e le possibilità di osservazione dell’astronomia italiana, sia ottica che radio”.

Nuove scoperte dietro ogni antenna

L’upgrade di MeerKat non è solo un fatto tecnico. Ogni antenna, ogni nuovo ricevitore, apre la porta a scoperte che finora erano fuori portata. Grazie a una sensibilità più alta e a una risoluzione migliore, sarà possibile analizzare il gas molecolare nelle galassie più lontane e capire meglio come si sono formate le galassie e come funzionano i campi magnetici nell’universo.

MeerKat è uno dei quattro precursori del progetto SKA (Square Kilometre Array), che nei prossimi anni promette di rivoluzionare l’osservazione radio su scala mondiale. Le tecnologie testate nel Karoo saranno poi adottate anche dal futuro SKA Observatory, spiegano gli ingegneri.

Un’occasione d’oro per la ricerca italiana

Per l’Italia, Stiles è un’opportunità per consolidare una posizione di rilievo nella comunità scientifica internazionale. I laboratori coinvolti – da Roma a Bologna, passando per Cagliari e Padova – lavorano da mesi alla progettazione e alla messa a punto degli strumenti. “Questa collaborazione ci mette al centro delle prossime grandi sfide dell’astrofisica”, racconta uno dei tecnici italiani in Sudafrica.

Il finanziamento europeo non solo sostiene la ricerca, ma dà anche spazio alla formazione dei giovani e allo sviluppo di nuove competenze tecnologiche. Solo così, dicono dall’Inaf, si potranno affrontare le grandi domande ancora aperte sull’universo con gli strumenti giusti.

Lo sguardo già rivolto al domani

La prima fase di Stiles è un traguardo importante, ma non la fine. Nei prossimi mesi sono previsti altri interventi sia su MeerKat sia sulle strutture italiane collegate. La comunità scientifica guarda già avanti, pronta ad affrontare le sfide che l’astrofisica porterà nei prossimi decenni.