Milano, 11 dicembre 2025 – Le Borse europee hanno aperto la giornata con un passo cauto, frenate dai risultati trimestrali deludenti di Oracle. I dati diffusi ieri sera hanno riacceso i dubbi degli investitori sull’effettiva redditività degli investimenti in intelligenza artificiale. Un campanello d’allarme che ha smorzato l’entusiasmo accumulato nei giorni scorsi, spinto dal recente taglio dei tassi deciso dalla Federal Reserve e dalle stime di crescita per il 2026.
Mercati europei: prudenza in avvio, attesa per Wall Street
L’indice Stoxx 600, che rappresenta le principali società europee, ha segnato un modesto rialzo dello 0,2% nelle prime ore di contrattazione. A spingere un po’ di più sono state Madrid (+0,5%) e Parigi (+0,4%), mentre Milano e Londra hanno viaggiato di conserva con un +0,2%. Più sottotono Francoforte, ferma a un +0,05%. A frenare gli operatori è anche l’attesa per l’apertura di Wall Street, dove i futures indicano un avvio in calo.
A pesare sui listini sono stati soprattutto i titoli del settore tecnologico (-0,5%) e quello delle utility (-0,4%), quest’ultimo spinto al ribasso dal rialzo dei prezzi del gas naturale. Ad Amsterdam, il costo ha raggiunto i 26,77 euro al megawattora, in crescita dello 0,6%. In controtendenza il comparto dell’energia (+0,1%), nonostante il calo del prezzo del petrolio.
Euro in rialzo, petrolio in discesa
Sul fronte delle valute, l’euro si è rafforzato fino a toccare quota 1,1713 dollari, il livello più alto delle ultime settimane. Secondo alcuni esperti di Piazza Affari, il movimento riflette sia la debolezza del dollaro dopo le mosse della Fed sia un rinnovato ottimismo sulle prospettive dell’area euro.
Le materie prime hanno seguito strade diverse. Il prezzo del petrolio Wti è sceso dell’1,3%, fermandosi a 57,71 dollari al barile, mentre il Brent ha perso l’1,2%, a 61,43 dollari. L’oro ha invertito la rotta rispetto ai giorni scorsi, scendendo leggermente a 4.211 dollari l’oncia, con un calo dello 0,1%.
Titoli di Stato fermi, spread stabile a 69 punti
Sul mercato obbligazionario non sono arrivati segnali particolari. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si è mantenuto stabile a 69 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%. Gli operatori spiegano questa calma con l’attesa delle prossime mosse della Banca centrale europea e una minore pressione sui titoli dei paesi periferici.
Piazza Affari: Cucinelli brilla, banche in luce
A Piazza Affari spicca la performance di Brunello Cucinelli, che ha guadagnato il 3% dopo i risultati preliminari e le nuove previsioni di crescita per il 2026. Bene anche Diasorin (+2,2%) e Ferrari (+1,7%), che ha recuperato dopo una giornata difficile.
Tra le banche, in evidenza Unicredit (+1,9%) e Intesa Sanpaolo (+1,2%). Più contenuto il rialzo di Banco Bpm (+0,9%), mentre era in corso l’audizione dell’amministratore delegato Giuseppe Castagna davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario.
Sul fronte opposto, hanno perso terreno nel listino principale Prysmian e Stellantis (entrambe -3%) e StMicroelectronics (-1,5%). Secondo alcuni trader milanesi, le vendite hanno colpito soprattutto i titoli più esposti alle oscillazioni del mercato globale e alle incertezze nel settore tecnologico.
Tra cautela e attesa: il mercato guarda avanti
Gli operatori mantengono un atteggiamento prudente. “Il clima resta incerto: i dati macro sono buoni, ma il mercato teme che le aspettative sull’intelligenza artificiale siano troppo alte”, spiega un gestore di una banca d’affari milanese. Solo nei prossimi giorni si capirà se la correzione sui titoli tech è una semplice pausa o l’inizio di un periodo più turbolento.
In attesa delle prossime decisioni delle banche centrali e dei dati economici di fine anno, i mercati europei navigano ancora in acque insicure. Tutti gli occhi sono puntati su Wall Street e sulle trimestrali che arriveranno nelle prossime settimane.
