Modena, 11 dicembre 2025 – Nei loculi vuoti del cimitero di San Cataldo, alcuni senzatetto hanno trovato un rifugio per sfuggire al gelo delle notti invernali. La Gazzetta di Modena ha raccontato questa realtà dura, che mette a nudo le difficoltà abitative di molti in città. Tra le tombe storiche e i vialetti silenziosi del camposanto, spuntano coperte, materassi e qualche cuscino: segni evidenti di una presenza discreta ma costante.
Affitti alle stelle, Modena in ginocchio
Un’indagine di Sunia e Cgil rivela un dato allarmante: Modena ha visto il più grande aumento dei canoni medi per l’affitto delle stanze nell’ultimo anno. Si passa da una media di 385 a 506 euro al mese, un balzo del 31%. “Molti non ce la fanno più”, dice un rappresentante del sindacato inquilini. Oggi il 67% delle stanze supera i 400 euro, il 40% va oltre i 500. E in certi casi, per una camera con bagno privato, si arriva anche a 900 euro mensili.
Il cimitero di San Cataldo, rifugio improvvisato
Negli ultimi giorni, soprattutto la sera, chi abita vicino ha notato movimenti insoliti nel cimitero di San Cataldo. “Li vediamo entrare verso le otto, con sacchi e coperte”, racconta una signora di via della Pace. I loculi vuoti a livello terra, nella zona monumentale, sono diventati un riparo di fortuna. Materassi appoggiati sul cemento, qualche coperta stesa, pochi oggetti personali: ecco il letto notturno di chi non ha altro.
Affitti fuori controllo, cresce il disagio sociale
Il fenomeno dei senzatetto nei loculi fa parte di un quadro più ampio di emergenza abitativa. Sunia e Cgil stimano che a Modena ci siano tra 4.000 e 5.000 stanze in affitto. “I prezzi sono schizzati alle stelle”, conferma un agente immobiliare del centro. La domanda è più alta dell’offerta, specie tra studenti e lavoratori che vengono da fuori. Ma chi ha redditi bassi o problemi personali spesso resta senza soluzioni dignitose.
Istituzioni e associazioni chiamate a fare la loro parte
La situazione ha scosso subito le istituzioni. Il Comune di Modena, tramite l’assessora alle Politiche sociali Grazia Baracchi, ha detto: “Sappiamo bene cosa sta succedendo e stiamo lavorando per potenziare i servizi di accoglienza notturna”. Anche la Caritas locale segnala un aumento delle richieste di aiuto. “Non è solo una questione di freddo”, spiega don Paolo Solmi, “ma di dignità negata”.
Un problema che riguarda tutta la città
Il caso dei senzatetto nei loculi non è isolato. Altre città dell’Emilia-Romagna hanno registrato situazioni simili, ma a Modena il problema si fa più grave per l’aumento degli affitti e la scarsità di alloggi popolari. “Non possiamo girarci dall’altra parte”, dice una volontaria della Croce Rossa che lavora vicino alla stazione.
Inverno e emergenza: cosa si può fare
Con l’arrivo del freddo, la pressione sulle strutture di accoglienza cresce. Il Comune ha annunciato l’apertura straordinaria di alcuni dormitori e un rafforzamento delle unità mobili di assistenza. Ma Sunia e Cgil avvertono: senza un cambiamento vero sul mercato degli affitti e sull’edilizia sociale, rischiamo di vedere ancora scene come quelle nel cimitero di San Cataldo.
Nel silenzio della notte modenese, tra i vialetti del camposanto monumentale, restano i segni discreti ma forti di chi cerca un riparo dove può. Un monito chiaro: la crisi della casa non è solo un numero, ma storie di persone, fragili e spesso invisibili.
