Piemonte investe in cinema: 12 progetti ricevono finanziamenti per la produzione

Piemonte investe in cinema: 12 progetti ricevono finanziamenti per la produzione

Piemonte investe in cinema: 12 progetti ricevono finanziamenti per la produzione

Giada Liguori

Dicembre 12, 2025

Torino, 12 dicembre 2025 – La Regione Piemonte ha chiuso oggi la seconda tornata del bando “Aiuti a imprese cinematografiche e audiovisive – Piemonte Film Tv Fund 2025”, un’iniziativa inserita nel Programma Fesr 2021/2027 pensata per dare una mano alle produzioni di cinema, fiction, animazione e serie Tv. Questa sessione, appena conclusa, ha messo sul piatto circa 3,3 milioni di euro, parte di un fondo totale di 7 milioni previsto per il prossimo anno. Lo scopo è chiaro: spingere le produzioni a investire in Piemonte, offrendo contributi a fondo perduto basati sulle spese realmente fatte sul territorio.

Dodici progetti finanziati, sette con società straniere

In questa seconda fase del bando sono arrivate 20 domande, di cui 18 sono state valutate e alla fine sono stati selezionati 12 progetti. Tra questi, spiccano 9 opere di finzione e 3 di animazione, con una forte presenza di partner internazionali: ben 7 coinvolgono società di produzione estere. Un segnale chiaro della crescente attrattiva del Piemonte come location e laboratorio creativo, non solo per produzioni italiane ma anche europee.

Il budget è stato rinforzato grazie ai fondi avanzati dalla prima sessione, circa 298 mila euro che hanno permesso di finanziare più progetti senza sprecare risorse. “Con la chiusura di questa seconda fase del Piemonte Film Tv Fund – hanno detto gli assessori regionali Marina Chiarelli (Cultura) e Andrea Tronzano (Sviluppo economico) – ribadiamo l’impegno della Regione a sostenere con continuità un settore strategico come quello audiovisivo”.

Un settore che cresce tra posti di lavoro e identità culturale

Il sostegno alla produzione audiovisiva non è solo una questione artistica. I dati della Regione mostrano come questo settore crei posti di lavoro diretti e indiretti, spinga l’economia locale e rafforzi l’identità culturale del Piemonte. “Investire qui significa far crescere il sistema produttivo regionale – ha sottolineato Chiarelli – migliorare la qualità delle opere e consolidare il Piemonte come casa naturale per le produzioni italiane ed europee”.

Negli ultimi anni Torino e il Piemonte hanno visto moltiplicarsi set cinematografici e televisivi, con effetti concreti su turismo e servizi. Basta fare un giro in centro, tra via Po e piazza Castello, per incrociare troupe al lavoro o volti noti. Un fenomeno che non riguarda solo le grandi città, ma si estende anche a piccoli borghi e paesaggi meno conosciuti, scelti per la loro autenticità.

Le regole del gioco: spese sul territorio e valutazione rigorosa

Il bando assegna i contributi solo ai progetti che superano tre step di valutazione: formale, sostanziale e tecnico-finanziaria. I criteri sono stati messi a punto dalla Regione insieme alla Film Commission Torino Piemonte, che da anni fa da ponte tra istituzioni e operatori. I soldi vengono dati a fondo perduto, ma solo in base alle spese realmente sostenute in Piemonte, così da assicurare un impatto concreto sull’economia locale.

Secondo i primi dati degli uffici regionali, tra i progetti finanziati ci sono sia lungometraggi per il cinema che serie tv per le principali piattaforme streaming. Non mancano titoli di animazione rivolti a un pubblico internazionale. I nomi ufficiali delle produzioni saranno annunciati nelle prossime settimane, dopo la firma degli accordi.

Il 2025 punta su attrattività e continuità

Guardando al futuro, la Regione conferma la volontà di tenere alta l’attenzione sul settore audiovisivo. “Investire in cinema e tv vuol dire investire sul futuro del Piemonte”, ha detto Tronzano in una breve conferenza a Palazzo Lascaris. Il prossimo anno sono pronti altri 3,7 milioni di euro, per completare il fondo.

Tra gli addetti ai lavori c’è un clima di cauto ottimismo. “Il Piemonte si sta ritagliando un ruolo importante a livello nazionale ed europeo”, ha raccontato un produttore torinese incontrato alla Film Commission. “Serve continuità e regole chiare, ma la strada sembra quella giusta”.

In attesa dei primi ciak del 2025, il settore guarda avanti. Con la speranza che il cinema – tra set affollati e storie da raccontare – resti uno dei motori della crescita piemontese.