Roma, 13 dicembre 2025 – Questa mattina migliaia di lavoratori, pensionati e delegati da tutta Italia si sono ritrovati in piazza Santi Apostoli, nel cuore di Roma, per la grande manifestazione nazionale promossa dalla Cisl. Con lo slogan “Migliorare la manovra, costruire un Patto”, la confederazione guidata da Daniela Fumarola ha lanciato un messaggio chiaro al governo: la legge di Bilancio deve essere cambiata, serve un nuovo patto sociale.
La piazza si anima, le voci della Cisl
Fin dalle prime ore del mattino, la piazza si è tinta di verde e bianco grazie alle bandiere. Davanti alla basilica, sul palco, si sono susseguiti interventi di delegati di diverse categorie – metalmeccanici, scuola, sanità – e di rappresentanti dei pensionati. “Siamo qui per chiedere più attenzione ai bisogni veri delle persone”, ha detto Giovanni Rizzo, operaio della provincia di Torino. Accanto a lui, Maria Grazia Lorusso, insegnante di Bari, ha raccontato: “La scuola ha bisogno di fondi concreti, non di promesse”.
La manifestazione fa parte del percorso chiamato “Cammino della responsabilità”, che nelle ultime settimane ha visto la Cisl attraversare l’Italia con assemblee e incontri pubblici. L’obiettivo è sostenere le richieste di modifica alla legge di Bilancio e rilanciare il tema della coesione sociale.
Le richieste della Cisl sulla legge di Bilancio
Negli ultimi giorni, la segretaria generale Fumarola ha spiegato più volte la posizione della confederazione. “Ci sono alcune misure positive – il sostegno al ceto medio, la riduzione dell’Irpef, la detassazione dei premi di produttività – ma altri aspetti vanno rivisti”, ha detto dal palco. Tra le priorità della Cisl ci sono il rifinanziamento del fondo per la partecipazione dei lavoratori, più risorse per scuola, università e ricerca, la tutela delle pensioni minime e la conferma dell’Opzione donna.
Un altro punto caldo riguarda la defiscalizzazione dei premi: per la Cisl dovrebbe essere legata ai contratti più rappresentativi e la soglia di 28mila euro dovrebbe salire. “Non possiamo lasciare nessuno indietro”, ha ribadito Fumarola, mentre dalla folla si alzavano applausi e cori.
Un patto sociale per lavoro e crescita
La parola che ha guidato tutta la giornata è stata “patto sociale”. Per la Cisl, vuol dire mettere attorno a un tavolo governo, sindacati e imprese per costruire insieme una strategia su lavoro, crescita e coesione. “Serve responsabilità da parte di tutti”, ha detto Fumarola poco prima di mezzogiorno. “Solo così potremo affrontare le sfide che ci aspettano”.
Secondo gli organizzatori, in piazza erano presenti delegazioni da tutte le regioni: Lombardia, Sicilia, Veneto, Puglia. Molti sono arrivati a Roma viaggiando in pullman durante la notte. Tra i cartelli spiccavano slogan come “Più risorse per la sanità” e “Dignità per i pensionati”.
Governo e sindacati: il confronto resta aperto
Finora, il governo ha ascoltato ma non ha ancora dato risposte definitive alle richieste della Cisl. Fonti del Ministero dell’Economia fanno sapere che “il dialogo resta aperto”, ma i margini per le coperture finanziarie sono stretti. La segretaria Fumarola ha ammesso: “Sappiamo che trovare risorse non è semplice, ma bisogna fare delle scelte”. E ha aggiunto: “Non ci fermiamo qui. Se serve, continueremo a mobilitarci”.
Nel pomeriggio è previsto un incontro tra una delegazione sindacale e alcuni parlamentari. Sul tavolo ci saranno sempre i temi centrali: lavoro, fisco, sanità, pensioni. La Cisl chiede risposte concrete entro fine anno.
Il clima in piazza e le prospettive per il futuro
Nonostante il freddo, con il termometro che alle 9 segnava 5 gradi, l’atmosfera in piazza Santi Apostoli è rimasta viva fino alla fine della manifestazione. Qualcuno ha detto di sentirsi “parte di una battaglia giusta”. Altri hanno espresso preoccupazione per il futuro dei giovani. “Non vogliamo lasciare un Paese peggiore ai nostri figli”, ha detto un pensionato arrivato da Napoli.
La giornata si è chiusa con l’impegno della Cisl a proseguire il confronto con le istituzioni. “Il nostro cammino continua”, ha assicurato Fumarola dal palco. Ora la palla passa al governo: nei prossimi giorni si vedrà se le richieste del sindacato saranno ascoltate nella versione finale della manovra.
