Crescita dei prestiti inarrestabile: +1,9% a novembre secondo Abi

Crescita dei prestiti inarrestabile: +1,9% a novembre secondo Abi

Crescita dei prestiti inarrestabile: +1,9% a novembre secondo Abi

Matteo Rigamonti

Dicembre 13, 2025

Milano, 13 dicembre 2025 – I prestiti a imprese e famiglie in Italia continuano a salire. A novembre hanno messo a segno un +1,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, accelerando rispetto a ottobre. A dirlo è l’Abi (Associazione bancaria italiana) nel suo rapporto mensile, che evidenzia come il credito stia toccando i livelli più alti dalla fine del 2022. Dietro questi numeri, spiegano gli esperti, ci sono sia la voglia di liquidità delle aziende sia una rinnovata fiducia delle famiglie, pronte a consumare e investire.

Famiglie in ripresa: undici mesi di crescita dei prestiti

Nel dettaglio, secondo l’Abi, i prestiti alle famiglie sono cresciuti per l’undicesimo mese di fila. A ottobre avevano segnato un +2,2% su base annua e a novembre la crescita si è mantenuta solida, dando un forte contributo al risultato complessivo. “Le famiglie stanno tornando a investire, soprattutto per comprare casa o ristrutturare”, spiega un funzionario Abi contattato da alanews.it. A sostenere questo trend c’è anche il calo dei tassi sui mutui, scesi al 3,30% a novembre dal 3,31% di ottobre, e ben sotto il 4,42% di dicembre 2023.

Imprese: prestiti in crescita da cinque mesi

Anche le imprese non restano indietro. Dopo cinque mesi di crescita continua, a novembre i finanziamenti hanno tenuto il passo. Ad ottobre la crescita era stata dell’1,2%, a novembre il dato è rimasto stabile. “Le aziende stanno approfittando del leggero calo dei tassi per finanziare nuovi progetti e consolidare la ripresa”, commenta un analista bancario. Il tasso medio sui nuovi prestiti alle imprese si è abbassato al 3,44%, contro il 3,52% di ottobre e il 5,45% di dicembre 2023.

Tassi in discesa: un po’ di sollievo per mutui e finanziamenti

Il dato più rilevante è il calo dei tassi di interesse. Il tasso medio sui nuovi mutui è sceso al 3,30%, mentre quello sui prestiti alle imprese è arrivato al 3,44%. Il tasso medio complessivo – che include anche i prestiti stipulati negli anni passati – resta invece stabile al 3,96%. “Questo calo dà un po’ di respiro a chi deve fare un mutuo o rinegoziare un prestito”, osserva un consulente finanziario milanese. Resta però il fatto che i livelli attuali sono ancora più alti rispetto a quelli di prima della pandemia.

Prestiti ai massimi dal 2022: cosa significa per l’economia

Il risultato di novembre è il più alto in crescita dei prestiti dall’ultimo trimestre 2022. Per molti esperti, questo è un segnale sia della domanda interna sia delle scelte della Banca centrale europea. “Le banche stanno tornando a concedere credito con più fiducia”, spiega una fonte Abi. Però restano alcuni dubbi legati all’inflazione e alla stabilità dei mercati finanziari.

Frenano cauti: famiglie e imprese guardano al futuro con prudenza

Nonostante il trend positivo, tra famiglie e imprese si sente ancora una certa prudenza. “Molti clienti chiedono informazioni, ma poi rimandano le decisioni”, racconta un direttore di filiale nella zona di Porta Romana a Milano. La ripresa dei consumi e degli investimenti procede a passo lento e con differenze importanti tra Nord e Sud.

Abi: “Segnali positivi ma serve prudenza”

Nel rapporto mensile, l’Abi definisce i segnali “incoraggianti”, ma invita a non abbassare la guardia. I tassi dipendono dalle mosse della Bce e dall’andamento dell’inflazione. “Seguiamo da vicino l’evoluzione del mercato”, dice un portavoce dell’associazione bancaria. Solo così sarà possibile capire se questa ripresa potrà durare o se prevarranno le incertezze legate alla situazione internazionale.

In sintesi, il rapporto Abi di novembre mostra una crescita solida dei prestiti a famiglie e imprese, spinta da tassi in leggera discesa e da una domanda interna che sembra riaccendersi. Resta però da vedere se questo slancio riuscirà a durare, o se le difficoltà economiche ancora sullo sfondo finiranno per frenare il passo.