Dalla lite con la moglie alla confessione: uomo si consegna ai carabinieri con cocaina

Dalla lite con la moglie alla confessione: uomo si consegna ai carabinieri con cocaina

Dalla lite con la moglie alla confessione: uomo si consegna ai carabinieri con cocaina

Matteo Rigamonti

Dicembre 13, 2025

Napoli, 13 dicembre 2025 – Poco dopo le 22, un uomo di 46 anni si è presentato di corsa alla caserma dei carabinieri del rione Traiano, a Napoli, chiedendo di essere arrestato. Già noto alle forze dell’ordine, ha consegnato spontaneamente una busta con 50 grammi di cocaina, spiegando di aver appena litigato con la moglie e di temere le conseguenze delle sue azioni. “Brigadié, altrimenti passo un guaio”, avrebbe detto, secondo quanto riportato dagli stessi carabinieri.

Litigio in famiglia, poi la corsa in caserma

La scena è durata pochi minuti, ma ha lasciato tutti di stucco. L’uomo, visibilmente agitato e quasi confuso, ha bussato con forza alla porta della caserma. Quando un militare ha aperto, lui ha cominciato a parlare senza fermarsi, raccontando di una lite furiosa con la moglie scoppiata poco prima a casa. Secondo il suo racconto, avrebbe scoperto presunti tradimenti e, incapace di controllare la rabbia, ha deciso di allontanarsi per evitare guai peggiori.

“Non ce la facevo più, dovevo fare qualcosa”, ha detto ai carabinieri. E solo allora ha tirato fuori dalla tasca la busta con la cocaina, posandola sul bancone davanti al militare di turno. Un gesto che ha sorpreso tutti.

La confessione e il sequestro della droga

I carabinieri hanno ascoltato il suo racconto. L’uomo ha ammesso senza esitazioni che la droga era destinata allo spaccio. Nella sua borsa a tracolla sono stati trovati altri 5 grammi di cocaina e 260 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Gli agenti hanno fatto un rapido test sulla sostanza, che ha confermato si trattasse di stupefacente.

Non ha opposto resistenza, anzi ha chiesto di essere arrestato: “Meglio così, almeno non faccio sciocchezze”, avrebbe detto. I militari hanno così eseguito il fermo, portandolo nella camera di sicurezza. Nessuna fuga, nessun ripensamento, solo la voglia di essere messo al sicuro.

Una fragilità dietro il gesto

Dai controlli è emerso che il 46enne era già noto per precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. La lite con la moglie, scoppiata in tarda serata, è stata la miccia che ha fatto esplodere una situazione personale già molto complicata. “Sembrava disperato”, racconta uno dei carabinieri presenti. “Non sapeva più come uscirne”.

Questa vicenda mette in luce le tensioni familiari e il disagio che possono spingere una persona a gesti estremi. In questo caso, la scelta di consegnarsi da solo alle forze dell’ordine – rischiando una nuova condanna – è sembrata l’unica via d’uscita per evitare danni peggiori.

Indagini in corso e prossimi passi

Dopo l’arresto, l’uomo è rimasto in camera di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice. I carabinieri hanno sequestrato la cocaina e il denaro, avviando accertamenti per capire se ci siano collegamenti con altre attività di spaccio nel rione Traiano.

Nel frattempo, la moglie è stata sentita dagli investigatori per chiarire la dinamica della lite e valutare eventuali rischi. Al momento, non risulterebbero denunce formali contro il marito, almeno secondo le prime informazioni raccolte.

Il quartiere reagisce: un episodio che fa riflettere

Nel rione Traiano, dove gli episodi legati allo spaccio non sono una novità, la notizia si è diffusa in fretta. C’è chi parla di “un gesto disperato”, chi sottolinea come certe situazioni familiari possano diventare insostenibili. “Qui si vive sempre sul filo”, commenta un residente.

Ora resta da vedere se il 46enne potrà accedere a misure alternative alla detenzione o se dovrà affrontare un nuovo processo per detenzione e spaccio di stupefacenti. Quel suo appello ai carabinieri – “Arrestatemi, altrimenti passo un guaio” – resta il segno evidente di una fragilità che va ben oltre il reato.