Torino, 13 dicembre 2025 – Exor, la holding della famiglia Agnelli, smentisce categoricamente ogni ipotesi di vendita della sua quota nella Juventus. Nelle ultime ore, alcune testate internazionali avevano diffuso indiscrezioni in merito, ma fonti vicine alla società hanno subito chiarito: “La Juventus non è in vendita”. Così si chiude il capitolo sulle presunte trattative con il gruppo Tether o altri potenziali acquirenti.
Juventus, nessuna trattativa in corso: la versione ufficiale
Negli ultimi giorni, la Juventus è stata al centro di molte chiacchiere sul mercato. Si è parlato di una possibile vendita della quota di maggioranza da parte di Exor, con il nome di Tether, società legata alle criptovalute, come possibile compratore. Ma già ieri sera, e poi di nuovo oggi, fonti vicine alla holding hanno fatto sapere che non c’è alcuna trattativa in corso e che la proprietà non sta nemmeno prendendo in considerazione offerte.
La notizia aveva già cominciato a circolare ieri a Torino, scatenando reazioni tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Alcuni sostenitori si sono radunati davanti alla sede di via Druento, chiedendo chiarezza sul futuro del club. “Non vogliamo un’altra stagione piena di dubbi”, ha detto Marco, 42 anni, abbonato da oltre vent’anni. Ma la smentita ufficiale ha presto riportato un po’ di calma tra i fan.
Exor e Juventus: un legame che dura da quasi un secolo
Exor detiene oggi circa il 64% delle azioni della Juventus Football Club S.p.A., una quota che assicura il controllo totale del club, sia dal punto di vista finanziario che gestionale. La holding della famiglia Agnelli-Elkann è azionista di riferimento dal lontano 1923. Un rapporto che ha visto momenti difficili, ma anche grandi vittorie e profonde trasformazioni nel calcio italiano.
Negli ultimi anni, la Juventus ha attraversato fasi complicate, come l’inchiesta Prisma e le dimissioni del consiglio di amministrazione nel novembre 2022. Eppure, sotto la guida dell’attuale presidente Gianluca Ferrero, nominato da Exor, la società ha puntato a una ripresa concreta. Ferrero ha più volte ribadito che la proprietà vuole andare avanti nel percorso di risanamento e crescita. Le voci sulla vendita, perciò, sono state definite senza alcun fondamento.
Tether, le indiscrezioni e il silenzio dalle sedi internazionali
Il nome di Tether, nota società emittente di una stablecoin legata al dollaro, è spuntato nelle scorse settimane in relazione a possibili investimenti nel calcio europeo. Alcuni media stranieri avevano ipotizzato un interesse per club storici in Italia e Spagna. Ma nessuna conferma ufficiale è mai arrivata né da Exor né dalla Juventus.
A Londra, dove Tether ha una delle sue principali sedi operative, un portavoce ha preferito non rispondere alle domande. “Non commentiamo trattative che non ci riguardano”, ha detto ieri pomeriggio a margine di una conferenza fintech. Solo così è apparso chiaro che quelle voci erano prive di basi solide.
Juventus, la società respira normalità e guarda avanti
In casa Juventus il clima è quello di sempre. Nessun segnale di cambiamenti all’orizzonte. Gli uffici sono al lavoro, con il prossimo consiglio d’amministrazione in programma per il 20 dicembre. “Ora siamo concentrati sul presente e sul futuro sportivo”, ha raccontato un dirigente bianconero incontrato all’ingresso dello Stadium.
Secondo gli analisti finanziari di Torino, il valore della quota di Exor nella Juventus si aggira intorno ai 700 milioni di euro. Una cifra importante, ma che non giustifica, dicono gli esperti, l’idea di una vendita a breve. “La famiglia Agnelli ha sempre visto la Juventus come un patrimonio strategico”, ha spiegato l’economista sportivo Marco Bellinazzo.
Tifosi sollevati, ma vogliono certezze
La smentita ha portato sollievo tra i tifosi bianconeri. Sui social, nelle ultime ore, sono spuntati messaggi di supporto alla proprietà e richieste di chiarezza sulle mosse future. “Vogliamo solo stabilità”, si legge in molti post pubblicati tra ieri sera e questa mattina.
Per ora, dunque, il destino della Juventus resta saldo nelle mani della famiglia Agnelli-Elkann. Le voci di vendita? Solo rumor senza sostanza.
