Roma, 13 dicembre 2025 – Le Geminidi, le stelle cadenti più luminose e numerose dell’anno, stanno per accendere il cielo italiano nella notte tra il 13 e il 14 dicembre. L’Unione Astrofili Italiani (Uai) annuncia che il picco dello sciame meteorico è imminente. Nelle ore clou, si potranno vedere fino a 120-150 meteore all’ora. Quest’anno la fortuna è dalla nostra parte: la Luna calante non disturberà lo spettacolo con la sua luce.
Geminidi: un fenomeno unico nel cielo di dicembre
A differenza di tanti altri sciami, le Geminidi non nascono dai resti di una cometa, ma dall’asteroide 3200 Phaethon. Un corpo celeste particolare, che gli astronomi pensano possa essere il nucleo esaurito di una vecchia cometa. Le meteore sembrano partire dalla costellazione dei Gemelli, da cui prendono il nome. “Le Geminidi sono tra le più affidabili e spettacolari, sia per numero che per luminosità”, spiega Paolo Volpini della Uai. “E quest’anno la Luna non darà fastidio”.
Le scie luminose delle Geminidi durano più a lungo del solito e spesso si tingono di colori vividi: azzurro, verde o giallo che attraversano il cielo per qualche secondo. Il fenomeno si può vedere in tutta Italia, ma per goderselo davvero conviene allontanarsi dalle luci delle città e cercare un posto con il cielo buio e pulito.
Quando e come guardare le stelle cadenti di dicembre
Le Geminidi sono attive dal 4 al 20 dicembre, ma la notte tra il 13 e il 14 è quella da segnare in calendario. Il radiante, cioè il punto da cui sembrano uscire le meteore, si alza alto dopo mezzanotte. Quindi le ore centrali della notte sono le migliori per l’osservazione.
Non serve nessun attrezzo speciale: basta guardare il cielo a occhi nudi, magari sdraiati su una coperta o una sdraio, ben coperti dal freddo. “Niente telescopi o binocoli”, ricorda Volpini. “L’occhio nudo è il modo migliore per vedere le scie luminose”. Le previsioni meteo sono buone quasi ovunque, con cieli sereni soprattutto al Centro-Nord.
Dicembre regala anche le Ursidi: uno spettacolo da non perdere
Le Geminidi non sono le uniche protagoniste del cielo di dicembre. Tra il 17 e il 26 sarà la volta delle Ursidi, legate alla cometa 8P/Tuttle. Il picco è atteso intorno al 22 dicembre, con circa una decina di meteore all’ora. Ma in passato le sorprese non sono mancate: nel 2014, per esempio, se ne videro fino a 50 all’ora.
Gli appassionati consigliano di non perdere questa occasione, soprattutto a chi non è riuscito a vedere le Geminidi o vuole continuare a guardare le stelle cadenti durante le feste. Anche in questo caso, meglio scegliere posti lontani dalle luci artificiali e armarsi di pazienza.
Come prepararsi per l’osservazione
Per chi vuole partecipare all’evento, gli esperti suggeriscono di vestirsi bene, tenendo conto del freddo di dicembre. Meglio evitare smartphone o torce durante l’attesa: per adattare la vista al buio ci vogliono almeno venti minuti senza luce intensa.
“Le stelle cadenti sono uno spettacolo alla portata di tutti”, conclude Volpini. “Serve solo un po’ di fortuna e la voglia di alzare gli occhi al cielo”. In molte zone d’Italia si organizzano raduni e serate di osservazione, promosse da associazioni di astrofili. Tra i luoghi più gettonati ci sono Campo Imperatore (L’Aquila), la Val d’Orcia (Siena) e l’Etna.
Le notti di dicembre offrono così un’occasione rara per riscoprire il fascino del cielo d’inverno. E chissà, magari tra una scia luminosa e l’altra, anche per esprimere un desiderio.
