L’oro raggiunge nuovi picchi: 4.330 dollari l’oncia e la corsa continua

L'oro raggiunge nuovi picchi: 4.330 dollari l'oncia e la corsa continua

L'oro raggiunge nuovi picchi: 4.330 dollari l'oncia e la corsa continua

Giada Liguori

Dicembre 13, 2025

Milano, 13 dicembre 2025 – L’oro vola a un nuovo record storico, superando quota 4.330 dollari l’oncia con un balzo del 2,7% rispetto a ieri. Anche l’argento non è da meno, toccando il massimo di sempre a 64,3 dollari l’oncia, in crescita del 3%. Il movimento di entrambi i metalli preziosi, registrato tra le 9 e le 13 nelle principali piazze finanziarie internazionali, riflette un clima di forte incertezza e una crescente corsa ai beni rifugio.

Oro e argento volano: cosa sta spingendo i prezzi alle stelle

Gli operatori di Piazza Affari parlano chiaro: la corsa dell’oro non si ferma. “Stiamo vedendo un flusso continuo di acquisti, sia da investitori istituzionali che privati”, ha spiegato Marco Bellini, analista di una grande banca milanese. Il prezzo dell’oro aveva già superato da qualche settimana la soglia simbolica dei 4.000 dollari. Oggi, dopo l’apertura delle borse asiatiche, il metallo giallo ha preso decisamente il volo, spinto anche dai dati economici appena usciti negli Stati Uniti e in Europa.

L’argento, noto per la sua volatilità, ha seguito la stessa traiettoria. “Il rialzo è stato rapido, quasi improvviso”, ha raccontato un trader della City di Londra. “Molti cercano un riparo dall’inflazione e dalle tensioni geopolitiche”. Quel prezzo di 64,3 dollari l’oncia è il più alto mai visto per il metallo bianco.

I motivi dietro il rally: inflazione, tensioni internazionali e banche centrali

Dietro questo boom di oro e argento ci sono diverse cause intrecciate. Da un lato, l’inflazione resta alta sia negli Stati Uniti che in Europa. I dati pubblicati ieri dal Dipartimento del Lavoro americano hanno mostrato un aumento dei prezzi al consumo più forte del previsto (+0,4% su base mensile). Dall’altro, le tensioni in Medio Oriente e Asia orientale spingono gli investitori verso asset più sicuri.

Non solo. Le parole recenti della Federal Reserve, che ha lasciato intendere una politica monetaria ancora prudente, hanno rafforzato la domanda di metalli preziosi. “Il mercato teme che i tassi rimangano alti più a lungo del previsto”, spiega Silvia Rinaldi, economista di una società di consulenza finanziaria a Roma. “In questo scenario, l’oro diventa quasi un’assicurazione contro la volatilità”.

Mercati in fermento: reazioni e scenari

La risposta del mercato è stata immediata. A Milano, fin dalle prime ore del mattino, si sono visti volumi insoliti sugli strumenti legati ai metalli preziosi. Alcuni broker parlano di ordini multipli da parte di clienti istituzionali europei e asiatici. “C’è molta prudenza in giro”, confida un gestore di fondi che preferisce restare anonimo. “Nessuno vuole farsi trovare impreparato”.

Gli analisti sono divisi sul futuro prossimo. Secondo un sondaggio tra le grandi case d’investimento raccolto da Bloomberg, il prezzo dell’oro potrebbe restare sopra i 4.300 dollari fino a fine anno. Ma non mancano voci più caute: “Se arrivassero segnali di distensione geopolitica o dati economici migliori del previsto, potremmo vedere una correzione”, avverte Rinaldi.

L’effetto sui risparmiatori e sulla gioielleria

L’aumento dei prezzi di oro e argento si riflette anche nelle scelte dei risparmiatori italiani. Secondo l’Associazione Italiana Operatori Oro (AIOO), nelle ultime due settimane le richieste di lingotti e monete da investimento sono cresciute del 15%. “Molti clienti ci chiedono come mettere al sicuro i loro risparmi”, racconta Andrea Fabbri, titolare di una storica gioielleria in via Montenapoleone a Milano.

Ma il settore della gioielleria è preoccupato per i costi sempre più alti delle materie prime. “Siamo costretti a rivedere i prezzi quasi ogni giorno”, ammette Fabbri. “Non è facile far capire ai clienti perché oggi una collana costa molto di più rispetto a sei mesi fa”.

Uno scenario che resta incerto

Per ora, la corsa dei metalli preziosi sembra destinata a durare, almeno finché restano alte le incertezze economiche e geopolitiche. Gli operatori mantengono alta la guardia, consapevoli che il mercato può cambiare direzione in fretta. Ma oggi, tra le vetrine delle gioiellerie milanesi e i terminal delle sale trading, lo sguardo è fisso su quei numeri: 4.330 dollari l’oncia per l’oro, 64,3 per l’argento. E domani? Nessuno si sbilancia davvero.