Luiss apre l’anno accademico 2025-2026: il futuro dell’Europa al centro del dibattito

Luiss apre l'anno accademico 2025-2026: il futuro dell'Europa al centro del dibattito

Luiss apre l'anno accademico 2025-2026: il futuro dell'Europa al centro del dibattito

Matteo Rigamonti

Dicembre 13, 2025

Roma, 13 dicembre 2025 – Questa mattina, nella storica sede di viale Pola, l’Università Luiss Guido Carli ha dato il via al nuovo anno accademico 2025-2026. Una cerimonia vivace, con la presenza dei vertici dell’ateneo e numerosi ospiti istituzionali, che ha messo al centro il tema dell’Europa e le sfide globali che ne stanno cambiando il volto. “L’Europa sta attraversando una fase di trasformazione complessa e strutturale”, ha detto il rettore Paolo Boccardelli davanti a una platea composta da studenti, docenti e rappresentanti del mondo produttivo.

Europa: tra tensioni e grandi cambiamenti

Nel suo discorso, Boccardelli ha evidenziato come le tensioni geopolitiche, la transizione industriale e tecnologica e i profondi cambiamenti demografici e sociali stiano spostando gli equilibri su cui si è basata la stabilità europea negli ultimi decenni. “Questi eventi – ha spiegato – non possono lasciare l’università a guardare da fuori. Per la sua missione, la Luiss deve agire con visione, senso di responsabilità e impegno verso il Paese e l’Europa”. Il rettore ha poi sottolineato l’urgenza di investire nella formazione delle nuove generazioni, chiamate a muoversi in un mondo sempre più incerto.

Didattica al passo coi tempi e nuove alleanze

Nel corso della relazione inaugurale, sono state illustrate le linee guida che guideranno l’ateneo nei prossimi mesi. L’obiettivo è chiaro: “rafforzare didattica, ricerca e percorsi formativi”, ha ribadito Boccardelli, per preparare studenti in grado di orientarsi nel mondo e di contribuire al bene comune. Un punto fondamentale riguarda il legame tra teoria e pratica. “Vogliamo dare impulso a un nuovo rinascimento industriale italiano ed europeo”, si legge nella nota diffusa dall’università, “puntando sul rapporto tra università e imprese, anche grazie alla collaborazione con Confindustria”.

Università e crescita: un ruolo decisivo per l’Europa

Alla cerimonia ha partecipato anche Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, che ha offerto una lettura sulle sfide economiche attuali. “Italia ed Europa stanno affrontando momenti decisivi”, ha detto Messina, parlando di una possibile svolta verso una crescita più solida. “Serve una visione comune, con debito condiviso e mercati uniti”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di strumenti condivisi per affrontare le nuove sfide. Un messaggio raccolto dal presidente della Luiss, Giorgio Fossa, che ha insistito sull’importanza di dare agli studenti non solo competenze tecniche, ma anche valori e strumenti per leggere la realtà. “La formazione – ha detto Fossa – non è solo trasmettere nozioni, ma preparare al mondo”.

Università, imprese e istituzioni: un legame fondamentale

Tra i temi più discussi c’è stata la collaborazione tra università, aziende e istituzioni. Per Fossa, solo un’alleanza forte tra questi soggetti può trasformare la conoscenza in idee e le idee in progresso concreto. “È dalla sinergia tra sistema produttivo, istituzioni e università che nasce il futuro”, ha rimarcato il presidente dell’ateneo. Un concetto ripreso anche da Boccardelli: “La Luiss vuole essere protagonista attiva nella costruzione del futuro europeo”.

Le nuove generazioni tra speranze e dubbi

Sul palco dell’aula magna sono saliti anche alcuni studenti, che hanno raccontato aspettative e preoccupazioni sul contesto internazionale. Tra i banchi, volti attenti e qualche sguardo teso: molti hanno chiesto più occasioni di confronto con il mondo del lavoro e maggiore attenzione alle competenze trasversali. “Ci sentiamo parte di una generazione chiamata a fare scelte difficili”, ha confessato una studentessa di Relazioni internazionali.

Un anno accademico all’insegna dell’Europa

La cerimonia si è chiusa poco dopo mezzogiorno con l’appello di Boccardelli rivolto a tutta la comunità accademica: “Non possiamo tirarci indietro davanti alle responsabilità di questo momento”. Il nuovo anno della Luiss parte così sotto il segno dell’impegno europeo, tra richiami alla tradizione e sfide da affrontare. E con la consapevolezza, come ha ricordato il rettore, che “solo con formazione, ricerca e dialogo tra saperi si potrà davvero contribuire al futuro dell’Europa”.