Tragedia nel Bresciano: due neonati morti, la procura avvia un’inchiesta

Tragedia nel Bresciano: due neonati morti, la procura avvia un'inchiesta

Tragedia nel Bresciano: due neonati morti, la procura avvia un'inchiesta

Matteo Rigamonti

Dicembre 13, 2025

Brescia, 13 dicembre 2025 – In meno di 24 ore, due bambini sono morti in Val Camonica, nel Bresciano, tra il 10 e l’11 dicembre. Il primo, un bimbo di appena 22 mesi, è spirato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dopo un malore improvviso. Il secondo, nato in condizioni critiche all’ospedale di Esine, non ce l’ha fatta nonostante il trasferimento urgente agli Spedali Civili di Brescia. La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza, senza però iscrivere nessuno nel registro degli indagati.

Due drammi ravvicinati scuotono la Val Camonica

Lunedì sera a Darfo Boario Terme è successo il primo episodio. Un bimbo di 22 mesi ha avuto un malore improvviso poco dopo cena. I genitori hanno chiamato il 112 verso le 21.30. Il 118 è arrivato in fretta e ha portato il piccolo d’urgenza a Bergamo. Quando è arrivato in ospedale, le sue condizioni erano già gravissime. I medici hanno fatto di tutto per rianimarlo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. “Abbiamo potuto solo constatare il decesso”, ha raccontato un medico del pronto soccorso, visibilmente commosso.

Poche ore più tardi, la seconda tragedia si è consumata all’ospedale di Esine. Una donna alla fine della gravidanza è stata ricoverata per partorire, ma durante il travaglio sono arrivate complicazioni serie. La situazione è peggiorata rapidamente. Il neonato è stato trasferito d’urgenza agli Spedali Civili di Brescia, dove avrebbe potuto ricevere cure intensive. È arrivato in condizioni disperate. I medici hanno tentato di salvarlo per più di mezz’ora, senza successo.

La Procura indaga senza iscritti nel registro degli indagati

Questi due lutti hanno scosso profondamente la comunità e sollevato molte domande. La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per capire cosa sia successo e se ci siano state responsabilità. Per ora, però, nessuno risulta indagato: l’inchiesta è contro ignoti.

Gli investigatori hanno già chiesto le cartelle cliniche dei piccoli e delle madri. Nei prossimi giorni saranno sentiti i medici e gli operatori sanitari che hanno seguito i casi, sia a Darfo, sia a Esine e Brescia. “Vogliamo capire se è stato fatto tutto il possibile”, ha detto una fonte vicina alla Procura. Non è escluso che venga disposta l’autopsia su entrambi i bambini per accertare le cause precise dei decessi.

Una comunità sotto choc e le prime risposte

A Darfo Boario Terme e nei paesi vicini la notizia ha fatto subito il giro. Molti si sono uniti nel dolore, stringendosi attorno alle famiglie colpite. “Siamo sconvolti”, ha detto il sindaco Ezio Mondini, esprimendo il cordoglio dell’amministrazione. Anche all’ospedale di Esine, nel reparto maternità, si respira un clima di tristezza e incredulità.

Dalle prime ricostruzioni, nel caso del neonato morto a Brescia le complicazioni sono arrivate durante il travaglio. La madre era costantemente monitorata, ma la situazione è precipitata in pochi minuti. “Abbiamo seguito tutti i protocolli”, ha spiegato uno dei medici, senza nascondere la stanchezza e il dolore per quanto accaduto.

Cosa succederà ora? L’attesa per le risposte

Nei prossimi giorni la Procura acquisirà altri documenti sanitari e valuterà se fare le autopsie. Solo allora si potrà capire con certezza cosa ha causato queste morti e se ci sono stati errori o ritardi nei soccorsi. Per ora, la magistratura mantiene il massimo riserbo.

Intanto le famiglie aspettano risposte. In paese si moltiplicano i messaggi di vicinanza e solidarietà. “Non ci sono parole”, ha detto una vicina di casa del piccolo di Darfo. Fuori dall’ospedale di Esine, alcuni amici della giovane madre si sono fermati in silenzio, sotto una pioggia leggera, a ricordare.