La proprietà immobiliare in Italia: l’82% degli italiani vive in casa di proprietà, ma l’invecchiamento preoccupa

La proprietà immobiliare in Italia: l'82% degli italiani vive in casa di proprietà, ma l'invecchiamento preoccupa

La proprietà immobiliare in Italia: l'82% degli italiani vive in casa di proprietà, ma l'invecchiamento preoccupa

Giada Liguori

Dicembre 14, 2025

Roma, 14 dicembre 2025 – Oltre otto italiani su dieci abitano oggi in una casa di proprietà, dicono i dati di Confedilizia, basati sulle ultime rilevazioni Istat. Il dato, aggiornato al 2024, è il più alto dal 2012: l’81,6% degli italiani possiede la casa dove vive. Un fenomeno legato all’invecchiamento della popolazione, ma che sorprende perché coinvolge anche i più giovani.

La spinta degli anziani verso la casa di proprietà

Lo studio di Confedilizia mostra come a guidare la crescita siano soprattutto gli over 65. In questa fascia d’età, chi è proprietario della propria abitazione ha raggiunto il 90,7%, un record storico. Anche tra i 55 e i 64 anni, la percentuale resta alta, al 85,2%, poco sotto i livelli dei primi anni Duemila. “Il dato è importante – spiegano dall’associazione – soprattutto se si pensa che ogni anno si spostano circa 1,4 milioni di persone tra città e regioni”. Chi cambia spesso casa preferisce affittare, eppure i proprietari continuano a crescere.

I giovani riprendono la strada della proprietà

Ma c’è un altro dato che salta all’occhio: non è solo l’invecchiamento a spingere la crescita. “La quota di chi possiede una casa è aumentata in tutte le fasce d’età”, sottolinea ancora Confedilizia. A stupire è proprio l’aumento tra gli under 36: dal 2019 al 2024, la percentuale di proprietari è salita dal 60,2% al 64,6%. Un balzo di 4,4 punti che interrompe un trend in calo iniziato nei primi anni 2000. Anche tra i 35-44enni si registra un aumento, dal 66,6% al 71,1% nello stesso periodo.

Secondo Confedilizia, “non si è ancora tornati ai livelli di vent’anni fa”, ma il segnale è chiaro: la casa torna a essere un obiettivo anche per i più giovani. Un dato che sorprende, considerando le difficoltà nell’accesso al credito e l’onere dei mutui negli ultimi anni.

Affitti o proprietà: il peso della mobilità

La situazione si fa più complessa se si guarda alla crescente mobilità interna. Istat stima che ogni anno circa 1,4 milioni di italiani cambino città o regione. Chi si sposta spesso sceglie l’affitto, per comodità e lavoro. Eppure, il numero di chi possiede una casa continua a salire. “Nonostante i cambiamenti – spiegano da Confedilizia – il desiderio di avere una casa propria resta forte”. Una tendenza che resiste anche alle nuove forme di lavoro e alla vita in città.

Perché cresce la voglia di casa propria

Dietro questo ritorno alla proprietà ci sono più motivi. Da sempre in Italia la casa è vista come un rifugio sicuro e un investimento per la famiglia. Negli ultimi anni, poi, i tassi sui mutui sono rimasti bassi e sono arrivate alcune agevolazioni fiscali per chi compra la prima casa. “Molti giovani hanno deciso di comprare approfittando di queste condizioni favorevoli”, spiega Marco De Santis, consulente immobiliare a Roma.

Non mancano però le difficoltà. Prezzi alti nelle grandi città, salari che non crescono e lavori instabili sono ostacoli reali per tanti. Eppure, per Confedilizia, “la tendenza sembra essersi invertita rispetto al passato recente”.

Cosa aspettarsi nei prossimi anni

Resta da vedere se questo aumento nella proprietà durerà o se è solo un fenomeno passeggero legato a fattori temporanei. Gli esperti invitano a non abbassare la guardia: “Bisognerà capire come cambieranno i tassi di interesse e il mercato del lavoro nei prossimi anni”, avverte De Santis. Intanto, però, il dato è chiaro: l’81,6% degli italiani vive in una casa di proprietà, con una crescita anche tra i più giovani. Un segnale che racconta molto sulle scelte e le speranze delle famiglie italiane nel 2024.