Meloni chiude Atreju: un evento indimenticabile con Giambruno e Ginevra

Meloni chiude Atreju: un evento indimenticabile con Giambruno e Ginevra

Meloni chiude Atreju: un evento indimenticabile con Giambruno e Ginevra

Matteo Rigamonti

Dicembre 14, 2025

Roma, 14 dicembre 2025 – Ultima giornata intensa per Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia che da nove giorni anima Roma, proprio ai piedi di Castel Sant’Angelo. Fin dalle prime ore del mattino, la sala principale del villaggio è andata subito a ruba: posti pieni, code all’ingresso, aria da grande attesa. Sul palco, uno dopo l’altro, sono saliti i leader del centrodestra, in una vera e propria passerella dei volti più noti della coalizione.

I leader del centrodestra insieme, un segnale forte

A dare il via alla mattinata è stato Antonio De Poli, segretario dell’Udc, seguito da Maurizio Lupi di Noi Moderati. Poco dopo le 10, sono arrivati anche Matteo Salvini e Antonio Tajani, rispettivamente alla guida della Lega e di Forza Italia. Un quadro che ha mostrato una coalizione unita, almeno in apparenza. “Siamo qui per lanciare un messaggio di unità e visione condivisa”, ha detto Lupi dal palco. Tajani ha ribadito l’urgenza di “lavorare insieme per il bene del Paese”.

Meloni in platea, applausi e cori

La presenza più attesa era quella del premier. Giorgia Meloni è arrivata poco prima delle 11, entrando nella sala tra applausi e cori: “Giorgia, Giorgia”. Ha salutato con un bacio rivolto al pubblico e si è seduta in prima fila, accanto a Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito. In quel momento sul palco parlava Mateusz Morawiecki, presidente dell’Ecr Party (il gruppo dei Conservatori e Riformisti europei), che ha sottolineato il ruolo crescente dell’Italia in Europa: “Con Giorgia Meloni l’Italia è tornata protagonista”, ha detto, ricevendo un lungo applauso.

Tra politica e curiosi, un villaggio affollato

Fuori dalla sala, nel villaggio vicino al Tevere, si sono visti volti noti e meno noti della politica e della società civile. Tra gli ospiti anche Andrea Giambruno, ex compagno della premier, arrivato insieme alla figlia Ginevra. Hanno girato tra gli stand, parlando con militanti e curiosando tra libri e prodotti tipici. “Fa piacere vedere tanta gente partecipare”, ha detto un volontario di Fratelli d’Italia, indicando la folla che si muoveva tra gazebo e tavoli.

Tutti con il fiato sospeso per il discorso finale

La giornata si è caricata di aspettative in vista del discorso conclusivo di Meloni, previsto per la tarda mattinata. Secondo fonti vicine all’organizzazione, la premier avrebbe lavorato fino a tardi la notte scorsa sulla sua relazione, che toccherà temi caldi come la manovra economica, i rapporti con l’Europa, la sicurezza e l’immigrazione. “Sarà un intervento molto atteso anche dagli alleati”, ha spiegato uno dei suoi collaboratori, sottolineando come Atreju sia un momento chiave per fare il punto sulla tenuta della maggioranza.

Un messaggio chiaro: il centrodestra resta unito

La presenza compatta di Salvini, Tajani, Lupi e De Poli accanto a Meloni non è passata inosservata. In un periodo segnato da tensioni e divergenze su dossier delicati, la foto di gruppo scattata questa mattina a Castel Sant’Angelo sembra voler rassicurare elettori e osservatori. “Le differenze ci sono, certo”, ha ammesso Salvini a margine, “ma oggi vogliamo mostrare che il centrodestra c’è”. Tajani ha aggiunto: “Il dialogo resta aperto su tutto, ma la priorità è governare bene”.

Atreju 2025, un bilancio positivo

Nove giorni di incontri, dibattiti e confronti: Atreju si conferma uno degli appuntamenti più importanti del calendario politico italiano. Secondo gli organizzatori, oltre 30mila persone hanno visitato il villaggio durante la manifestazione. “Un successo che ci dà fiducia”, ha detto Donzelli ai cronisti. Ora tutti gli occhi sono puntati sul discorso della premier: solo allora si vedrà se questa immagine di unità potrà resistere alle sfide che aspettano la maggioranza nei prossimi mesi.