Professore licenziato per un video controverso: il tribunale ordina il reintegro ma non potrà più insegnare

Professore licenziato per un video controverso: il tribunale ordina il reintegro ma non potrà più insegnare

Professore licenziato per un video controverso: il tribunale ordina il reintegro ma non potrà più insegnare

Matteo Rigamonti

Dicembre 14, 2025

Modena, 14 dicembre 2025 – Elena Maraga, ex insegnante di sostegno all’Istituto Corni di Modena, era stata licenziata nel marzo 2023 dopo aver mostrato agli studenti un video pornografico in cui compariva insieme al compagno. Il caso aveva fatto molto rumore, portando all’apertura di un’inchiesta per adescamento di minorenni, poi archiviata pochi giorni fa. Oggi, il tribunale civile di Modena ha deciso che la donna deve essere reintegrata come assistente amministrativa e risarcita, pur confermando che non potrà più tornare a insegnare.

Il tribunale conferma il licenziamento ma riapre le porte all’amministrazione

Dalle motivazioni depositate dai giudici emerge chiaramente che la destituzione dall’insegnamento è stata considerata “legittima e proporzionata” alla gravità di quanto accaduto. Ma il tribunale sottolinea anche che il fatto di aver mostrato il video in classe non può influire sul ruolo precedente di Maraga come assistente amministrativa. “Non esiste nessuna norma che imponga la perdita automatica del posto fisso nel pubblico impiego per comportamenti tenuti durante un incarico di insegnamento a tempo determinato”, si legge nella sentenza.

Un punto fondamentale è che la donna, prima di diventare supplente, aveva chiesto un’aspettativa dal suo ruolo di assistente amministrativa. Questa precisazione tecnica ha fatto la differenza: il diritto a tornare a quel lavoro resta valido, nonostante tutto quello che è successo nell’attività di insegnamento.

Ritorno al lavoro e risarcimento economico

Il tribunale ha anche ordinato all’istituto di pagare gli stipendi arretrati da luglio 2023 a oggi, per una cifra che si aggira intorno ai 40mila euro. La decisione è stata comunicata da pochi giorni alla direzione dell’Istituto Corni, dove la notizia ha diviso il personale. “È un tema delicato, ma la legge va rispettata”, ha commentato un impiegato della segreteria, che ha preferito non farsi riconoscere.

Maraga potrà quindi tornare a lavorare nelle prossime settimane, ma il suo ruolo sarà esclusivamente amministrativo. Niente più lezioni o contatti diretti con gli studenti: si occuperà di pratiche, documenti e rapporti burocratici con le famiglie.

Il caso che aveva scosso la scuola

Tutto era iniziato una mattina di marzo 2023. Secondo gli investigatori, durante una lezione di sostegno la docente aveva mostrato agli alunni un video pornografico personale. La notizia si era diffusa in fretta: alcuni studenti ne avevano parlato con i genitori, che avevano subito avvisato la scuola. Da lì era partita la segnalazione alle autorità e l’apertura dell’indagine per adescamento di minorenni.

Il procedimento penale si è concluso con l’archiviazione: “Non sono emersi elementi sufficienti per sostenere l’accusa”, hanno spiegato fonti della procura di Modena. Ma sul piano disciplinare la scuola aveva già avviato il licenziamento della docente, confermato oggi solo per la parte legata all’insegnamento.

I giudici: condotta grave, ma ruolo amministrativo intatto

Nelle motivazioni della sentenza, i giudici hanno definito il comportamento di Maraga “grave e lesivo della dignità degli studenti”. Tuttavia, spiegano che il rapporto di lavoro come assistente amministrativa non può essere interrotto per fatti avvenuti in un incarico diverso e temporaneo. Una distinzione tecnica, ma importante, che le permette di tornare a lavorare proprio nell’istituto dove tutto è cominciato.

Al momento la direzione dell’Istituto Corni non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. “Stiamo valutando come muoverci”, ha detto una fonte interna questa mattina. Intanto, tra i corridoi si respira un clima di attesa e incertezza: molti si chiedono come sarà gestito il ritorno della ex docente in questo nuovo ruolo.

Un caso che riapre il dibattito sulla responsabilità degli insegnanti

La vicenda ha riacceso la discussione su limiti e doveri degli insegnanti nel rapporto con gli studenti. “Serve più attenzione nella scelta del personale”, ha detto un rappresentante dei genitori nel consiglio d’istituto. Per Elena Maraga si apre ora un nuovo capitolo: tornare come assistente amministrativa, ma senza più poter insegnare. Un finale che lascia aperti molti interrogativi sul confine tra giusta punizione e diritto al lavoro nel pubblico impiego.