Schlein: l’alternativa che fa sperare, l’Italia pronta a sognare di nuovo

Schlein: l'alternativa che fa sperare, l'Italia pronta a sognare di nuovo

Schlein: l'alternativa che fa sperare, l'Italia pronta a sognare di nuovo

Matteo Rigamonti

Dicembre 14, 2025

Roma, 14 dicembre 2025 – Oggi le opposizioni hanno fatto fronte comune presentando una serie di emendamenti alla manovra economica. Una mossa decisa, che per la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, è “un’alternativa potente”. L’annuncio è arrivato durante l’assemblea nazionale del Pd, convocata stamattina alle 10 nella sede di via Sant’Andrea delle Fratte. Schlein si è rivolta a deputati, senatori e amministratori locali, sottolineando come la collaborazione tra le forze di minoranza stia diventando sempre più concreta.

Opposizioni unite: la strategia che cambia il gioco

Uniti nelle nostre differenze, abbiamo indicato al Paese una strada possibile”, ha detto Schlein, con voce decisa ma senza eccessi. Gli emendamenti sono il frutto di un lavoro congiunto tra Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Azione. I temi? Lavoro, sanità pubblica, scuola. Fonti parlamentari raccontano di una lunga giornata di confronto, fino a tarda sera, con i capigruppo che hanno limato ogni dettaglio. “Non perdiamo la nostra identità”, ha aggiunto la segretaria, “ma puntiamo tutti allo stesso traguardo”.

Un primo passo verso un programma condiviso

Molti vedono in questi emendamenti unitari il segnale di un possibile programma comune delle opposizioni. “È da questi fatti che nasce un progetto condiviso”, ha spiegato Schlein, lasciando intendere che il dialogo tra le forze progressiste non si fermerà qui. Nei corridoi della sede Pd si sono visti anche Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni, segno che il confronto resta aperto su più fronti. “Possiamo anche scontrarci duramente”, ha ammesso Schlein, “ma l’obiettivo è costruire un’alternativa”.

L’assemblea Pd: tra dubbi e voglia di fare

In sala si respirava una tensione positiva. Qualcuno ha espresso dubbi sulla solidità dell’unità tra le opposizioni, altri hanno chiesto di accelerare i tempi per avere una proposta chiara entro primavera. “È ora che l’Italia torni a sognare e sperare”, ha concluso Schlein, tra gli applausi. La frase è subito diventata virale: in meno di un’ora l’hashtag #AlternativaUnita è finito tra i trend di X.

La maggioranza risponde senza mezzi termini

Dal fronte opposto, la maggioranza non ha perso tempo. Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha bollato gli emendamenti come “un esercizio di stile senza prospettiva”. Più prudente il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: “Valuteremo le proposte nel merito, ma la manovra è equilibrata”. In Transatlantico, qualche deputato di Forza Italia ha commentato a bassa voce: “Nulla di nuovo rispetto al passato”.

Il cammino parlamentare è già iniziato

Gli emendamenti passeranno ora all’esame della commissione Bilancio, con votazioni attese già da lunedì 16 dicembre. I tecnici del Ministero dell’Economia stanno verificando l’impatto finanziario delle proposte. Tra i temi più caldi: il rifinanziamento del Fondo sanitario nazionale e il salario minimo.

Un laboratorio politico in divenire

Oggi segna un momento importante per le opposizioni. Non solo per quello che contengono gli emendamenti, ma per il modo in cui sono nati: confronto e sintesi. “Solo così potremo parlare davvero di alternativa”, ha confidato un deputato Pd uscendo dall’assemblea. Ma la strada è ancora lunga. Le differenze tra i partiti restano evidenti su alcuni punti chiave, dalla politica estera alle alleanze locali, anche se la voglia di dialogare sembra prevalere.

In serata, Elly Schlein ha lasciato la sede del Pd poco dopo le 19, senza rilasciare dichiarazioni. Un dettaglio che non è passato inosservato a chi segue da vicino il centrosinistra: forse un segno che il lavoro dietro le quinte è appena iniziato.