Schlein: l’unità come arma contro l’ossessione del potere a destra

Schlein: l'unità come arma contro l'ossessione del potere a destra

Schlein: l'unità come arma contro l'ossessione del potere a destra

Matteo Rigamonti

Dicembre 14, 2025

Roma, 14 dicembre 2025 – Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha scelto l’assemblea nazionale riunita questa mattina a Roma per lanciare un messaggio chiaro, diretto a tutti: alleati e avversari. “Nel centrodestra ci sono divisioni enormi, continuano a litigare tra loro, tra ricatti e veti incrociati. Davanti a questa destra ossessionata dal potere, che ha aumentato austerità e disuguaglianze, l’unità ce la chiede la gente, non il medico”. Parole nette, pronunciate poco dopo le 11.30 davanti a una sala gremita di iscritti e dirigenti, che raccontano bene il clima politico di queste settimane.

Schlein sferza il centrodestra: “Litigi e veti incrociati senza fine”

La leader dem non ha usato mezzi termini nel descrivere le tensioni dentro la maggioranza di governo. “Continuano a litigare tra di loro”, ha detto, riferendosi chiaramente ai recenti scontri tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia su questioni cruciali come la manovra economica e la riforma della giustizia. “Ricatti e veti incrociati”, ha ripetuto, lasciando intendere che qui i problemi non sono solo tattici, ma profondi. Per Schlein, la coalizione guidata da Giorgia Meloni sembra più impegnata a tenere insieme gli equilibri interni che a rispondere ai bisogni del Paese.

Unità nel centrosinistra: “La gente ce lo chiede”

Ma non è solo un attacco agli avversari. Schlein ha rivolto un appello a tutto il centrosinistra: “Le differenze le supereremo, non le accentueremo. È un dovere verso i cittadini”. Un messaggio soprattutto per alleati come Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, con cui i rapporti restano tesi dopo le ultime amministrative. “L’unità ce la chiede la gente, non il medico”, ha ribadito, citando le richieste che arrivano dai territori e dagli elettori. In sala sono partiti diversi applausi, mentre alcuni delegati annuivano silenziosi.

Austerità e disuguaglianze: il duro j’accuse alla destra

Nel suo discorso, la segretaria dem ha attaccato il governo per aver “aumentato austerità e disuguaglianze”, parlando dei tagli previsti dalla legge di bilancio 2026 e delle misure su pensioni e sanità. “Questa destra è ossessionata dal potere”, ha detto Schlein, “ma si dimentica di chi fatica ogni giorno”. Fonti vicine al Nazareno raccontano che la segretaria voleva marcare una distanza netta dalle scelte dell’esecutivo, soprattutto dopo le polemiche sui fondi per il reddito di cittadinanza e i servizi sociali. Tra gli amministratori locali in platea si è sentito più di un commento a mezza voce: “Così rischiamo di perdere pezzi importanti del welfare”.

Reazioni in assemblea: clima teso ma voglia di fare squadra

La mattinata nella sede del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte è cominciata con attesa e qualche tensione. Alcuni delegati sono arrivati appena dopo le 9, caffè in mano e occhi puntati sulle prime notizie. Dopo l’intervento di Schlein, diversi esponenti della minoranza interna hanno chiesto chiarezza sulle alleanze future. “Serve una linea chiara, non possiamo rincorrere tutti”, ha detto un deputato lombardo. Nonostante tutto, la maggioranza ha riconosciuto la necessità di un piano comune per affrontare le prossime elezioni europee.

Il nodo candidature e le sfide da affrontare

Schlein ha chiuso ribadendo che “le differenze si superano”, pur senza nascondere le difficoltà. Restano aperti i nodi sulle candidature nei collegi uninominali e sulle priorità del programma. Nei corridoi si è parlato molto della necessità di coinvolgere di più i giovani e le periferie. “Non basta dirlo dal palco”, ha osservato una consigliera comunale di Napoli, “serve ascoltare davvero”.

Centrodestra in crisi: nuove tensioni a Palazzo Chigi

Intanto, nel campo avversario, le tensioni non si placano. Solo ieri sera fonti vicine a Palazzo Chigi hanno confermato nuovi scontri tra Lega e Fratelli d’Italia sulla riforma dell’autonomia differenziata. Un consigliere ministeriale ha ammesso: “Siamo in una fase delicata, ogni giorno c’è qualcosa da sistemare”. In questo scenario, l’appello all’unità di Schlein sembra rivolto non solo al suo campo, ma anche a quegli elettori indecisi.

La giornata si è chiusa con un lungo applauso in assemblea. Ma fuori, nei vicoli del centro storico romano, restano ancora molte domande sul futuro del centrosinistra e sulla tenuta della maggioranza di governo.