Schlein: una segretaria per tutti in una maggioranza più ampia

Schlein: una segretaria per tutti in una maggioranza più ampia

Schlein: una segretaria per tutti in una maggioranza più ampia

Matteo Rigamonti

Dicembre 14, 2025

Roma, 14 dicembre 2025 – Elly Schlein ha scelto l’assemblea nazionale del Partito Democratico per lanciare un messaggio chiaro e deciso: “C’era chi puntava sulle divisioni nel nostro campo”, ha detto all’inizio, “e invece siamo qui, forti e competitivi, la prima forza di opposizione”. Parole che arrivano in un momento delicato per il Pd, segnato da mesi di tensioni e scontri interni.

Schlein: “Il partito è più unito che mai”

Davanti ai delegati riuniti nella sede di via Sant’Andrea delle Fratte, poco dopo le 10, la segretaria ha voluto ringraziare tutti, sottolineando che il partito è più unito e compatto che mai. Un passaggio che ha incluso anche Stefano Bonaccini, presidente dem e figura chiave negli equilibri interni: “L’unità non la si costruisce da soli”, ha spiegato Schlein, “per questo ringrazio anche il presidente Bonaccini”. L’atmosfera in sala, almeno all’inizio, è stata tranquilla: applausi misurati e qualche sorriso tra volti noti come Lorenzo Guerini, Chiara Braga e Peppe Provenzano.

Fine delle divisioni, almeno a parole

“È finito il tempo delle divisioni e dei litigi”, ha detto la segretaria, quasi a voler mettere un punto a una stagione di polemiche che aveva rischiato di far saltare tutto. “La maggioranza è oggi più larga”, ha aggiunto, lasciando intendere che l’allargamento della segreteria e l’ingresso di nuove sensibilità hanno rafforzato il Pd come prima forza di opposizione. Eppure, nei corridoi si sente ancora qualche voce che parla di vecchie ruggini non del tutto superate. Ma Schlein ha voluto mettere le cose in chiaro: “Sono la segretaria di tutti, e così resterò”.

Bonaccini, una presenza che conta

Il riferimento a Bonaccini non è casuale. Negli ultimi mesi, il presidente dell’Emilia-Romagna è stato visto come un punto di riferimento per una parte del partito meno allineata con Schlein. Oggi, però, la segretaria lo cita esplicitamente: “Ringrazio anche il presidente Bonaccini perché l’unità non si fa da soli”. Un gesto chiaro, che sembra voler chiudere – almeno in pubblico – la stagione degli scontri. Bonaccini, in sala, ascolta in silenzio, annuisce appena. Nessuna dichiarazione fuori programma, almeno per ora.

Pd, prima forza di opposizione

Schlein rivendica con forza il ruolo del Pd come “prima forza di opposizione”. Un’affermazione che arriva dopo settimane in cui i sondaggi confermano la solidità del partito, nonostante le difficoltà. “Siamo competitivi”, ha detto, “e questo è merito di tutti”. Il richiamo è anche al lavoro sul territorio, dove il partito sta cercando di ricostruire il rapporto con gli elettori dopo le ultime batoste elettorali. “Il partito è più unito e compatto che mai”, ha ribadito.

Le sfide che restano aperte

Ma all’assemblea restano sul tavolo diversi nodi: dalla linea sulle alleanze alle prossime elezioni amministrative. Nei corridoi si parla già delle regionali in Piemonte e Basilicata, appuntamenti che metteranno alla prova la tenuta della nuova maggioranza interna. Schlein lo sa bene e preferisce non entrare nei dettagli, almeno per ora. Ma il messaggio che arriva dalla sala è chiaro: “Continuerò a essere la segretaria di tutto il partito”, ha assicurato.

Reazioni e clima tra i delegati

Tra i delegati, le parole della segretaria sono accolte con prudenza. “Vediamo se questa unità reggerà sul campo”, confida un esponente della minoranza storica. Altri parlano di “passo avanti”, dopo mesi di tensioni. In fondo alla sala, un gruppo di giovani militanti discute animatamente: “È importante che si sia voltato pagina”, dice uno di loro, “ma ora servono fatti concreti”.

La giornata prosegue tra interventi previsti e qualche imprevisto. Ma il tema resta uno: unità. Solo così – sembra dire Schlein – il Pd potrà davvero tornare a contare nel panorama politico italiano.