Tragedia alla Brown University: due vittime e otto feriti in sparatoria

Tragedia alla Brown University: due vittime e otto feriti in sparatoria

Tragedia alla Brown University: due vittime e otto feriti in sparatoria

Matteo Rigamonti

Dicembre 14, 2025

Providence, 14 dicembre 2025 – Due morti e otto feriti, alcuni in condizioni critiche ma stabili: è questo il bilancio della sparatoria avvenuta ieri pomeriggio nel campus della Brown University, nel cuore di Providence, Rhode Island. L’episodio ha sconvolto una delle più famose università della Ivy League. È successo poco dopo le 15, mentre centinaia di studenti si preparavano agli esami di fine semestre. Il sospetto, un uomo vestito di nero, è ancora in fuga. A confermarlo è stato il sindaco Brett Smiley, durante una conferenza stampa convocata d’urgenza nella serata di ieri.

Brown University sotto choc: la caccia all’uomo è aperta

Il vice capo della polizia del Rhode Island, Timothy O’Hara, ha detto che il responsabile ha agito da solo. “Abbiamo visto le prime immagini delle telecamere di sorveglianza – ha spiegato –. Il sospetto indossava abiti scuri e si muoveva con decisione tra gli edifici del campus”. All’inizio, una persona era stata fermata vicino all’uscita nord, ma dopo i controlli è risultata estranea ai fatti. Da lì è partita la caccia, basata sulle immagini raccolte dentro e fuori l’università.

Gli investigatori lavorano fianco a fianco con l’FBI. “Stiamo esaminando ogni fotogramma disponibile”, ha aggiunto O’Hara, “e abbiamo aumentato la presenza delle forze dell’ordine in tutta l’area del campus”. La polizia non ha ancora reso noti i nomi delle vittime, ma fonti interne parlano di studenti e personale amministrativo coinvolti.

Sicurezza sotto la lente: accessi facilitati nel giorno degli esami

La Brown University, fondata nel 1764 e tra le più prestigiose degli Stati Uniti, di solito usa un sistema di controllo accessi con badge elettronici. Ieri però, giorno di esami, “c’è stato un via vai più intenso del solito – ha ammesso un portavoce dell’ateneo – e questo potrebbe aver facilitato l’ingresso di uno sconosciuto”. Alcuni studenti raccontano di aver visto “un uomo sconosciuto aggirarsi nei corridoi”, ma nessuno ha lanciato l’allarme prima degli spari.

Sul posto sono arrivate almeno sei ambulanze e diversi mezzi dei vigili del fuoco. I feriti sono stati portati d’urgenza al Rhode Island Hospital, dove sono ancora ricoverati. Le condizioni di alcuni restano gravi, ma stabili, secondo l’ultimo bollettino medico diffuso alle 22.

Da Washington arriva la reazione: Trump chiama alle preghiere per le vittime

La notizia della sparatoria alla Brown University è arrivata rapidamente fino alla Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rilasciato una breve dichiarazione: “Che tragedia terribile. Ora non resta che pregare per le vittime”. Parole riprese anche dal governatore del Rhode Island, Gina Raimondo, che ha espresso “profondo cordoglio” alle famiglie colpite e chiesto “massima collaborazione” alla cittadinanza per aiutare a trovare il colpevole.

Nel campus, intanto, l’ansia è palpabile. Alcuni studenti sono rimasti chiusi nelle aule per oltre due ore, mentre la polizia controllava edificio per edificio. “Non capivamo cosa stesse succedendo – ha raccontato Julia Chen, studentessa al secondo anno –. Abbiamo sentito urla e poi il suono delle sirene”.

Indagini senza sosta, il campus resta blindato

Le autorità hanno chiuso tutti gli accessi alla Brown University fino a nuovo ordine. Le lezioni e gli esami sono sospesi almeno fino a lunedì. Gli investigatori non escludono nessuna pista. Al momento, dalle prime ricostruzioni non emergono motivi chiari dietro il gesto. “Stiamo interrogando testimoni e raccogliendo ogni indizio utile”, ha detto O’Hara.

Nel frattempo, la comunità accademica si stringe attorno alle famiglie delle vittime. In serata, davanti alla John Hay Library, si è tenuta una veglia silenziosa: candele accese e volti tesi, mentre la città aspetta notizie su una vicenda che ha colpito nel profondo uno dei suoi simboli più importanti.

Le indagini vanno avanti senza sosta. La polizia invita chiunque abbia visto qualcosa a farsi avanti. Per ora, però, resta solo un silenzio rotto dalle sirene e dalle domande senza risposta.