Roma, 15 dicembre 2025 – L’Istituto nazionale tributaristi (Int) ha annunciato oggi il lancio di un nuovo corso di formazione, dal titolo “Intelligenza artificiale pratica per tributaristi”, che partirà a fine gennaio 2026. Si tratta di un percorso di 20 ore rivolto ai professionisti del settore fiscale, pensato per rispondere alla crescente attenzione dell’Int verso il rapporto tra intelligenza artificiale e attività tributaria, soprattutto alla luce delle recenti novità normative e deontologiche.
Intelligenza artificiale e tributaristi: un corso fatto su misura
Il programma, realizzato con l’ente di formazione Deleganoi, prevede dieci lezioni da due ore, una al mese, per dieci mesi, con una pausa a luglio e agosto. Le lezioni si terranno solo online, una scelta che, spiegano dall’Istituto, punta a coinvolgere anche chi lavora lontano dai grandi centri. Le iscrizioni apriranno nelle prossime settimane e tutte le informazioni saranno disponibili entro fine dicembre.
A guidare il corso sarà Antonio Sinibaldi, autore e consulente noto nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alle professioni, affiancato da altri esperti dell’Int e non solo. L’obiettivo è fornire ai tributaristi strumenti concreti per capire e usare il prompting, valutare i pro e i contro dell’uso dell’IA negli studi e approfondire le questioni deontologiche legate a queste nuove tecnologie.
Deontologia e norme: cosa cambia per i tributaristi
Questa iniziativa si inserisce in un percorso già avviato dall’Istituto nazionale tributaristi negli ultimi mesi. Da aprile scorso, l’Int ha inserito nel proprio Codice deontologico l’obbligo per i professionisti di dichiarare sempre, sia a voce che per iscritto, l’uso dell’intelligenza artificiale nei rapporti con i clienti. A settembre, poi, è stata introdotta una clausola specifica anche nel mandato professionale, a garanzia di trasparenza e tutela degli utenti.
“Sono molto soddisfatto di quanto abbiamo fatto e stiamo facendo sull’IA e i tributaristi”, ha detto il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno. “Non solo per rispettare la Legge 132/2025 sull’IA, ma anche in linea con le nostre regole deontologiche e i valori della professione”.
Formazione specializzata senza pesare sulle tasche
Il corso, sottolineano dall’Istituto, è stato pensato per offrire una formazione di qualità senza caricare troppo i partecipanti. “Abbiamo voluto investire in questa formazione, mantenendo i costi bassi per i tributaristi”, ha spiegato Alemanno. “Crediamo che l’uso dell’IA negli studi cambierà molto il lavoro. Se in meglio o in peggio, dipenderà da come sarà usata”.
Il presidente ha anticipato che il programma includerà anche moduli sulla verifica dei risultati prodotti dall’IA e sulla valutazione critica del suo impiego. “Questo corso sarà fondamentale per fare le scelte giuste, ricordando sempre che l’IA è uno strumento e che il professionista deve controllarne i risultati e valutarne l’uso”, ha aggiunto.
Investire nel futuro della professione
La collaborazione con Deleganoi, rappresentata da Eraldo Salvatori e Riccardo Gabriele, è stata definita da Alemanno “decisiva per la qualità del progetto”. Un ringraziamento speciale è andato a Antonio Sinibaldi per aver accettato il ruolo di docente continuativo: “L’ho ascoltato a un meeting romano sull’IA e sono certo che il suo approccio e la sua esperienza saranno preziosi per chi parteciperà”.
Nei prossimi giorni saranno comunicati i dettagli per iscriversi al corso, aperto ai tributaristi iscritti all’Int e ai loro collaboratori. L’obiettivo è accompagnare la categoria verso un uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, in un momento in cui la digitalizzazione sta trasformando profondamente il lavoro dei professionisti fiscali.
