Dramma in volo a Fano: coppia di paracadutisti perde la vita in un tragico incidente

Dramma in volo a Fano: coppia di paracadutisti perde la vita in un tragico incidente

Dramma in volo a Fano: coppia di paracadutisti perde la vita in un tragico incidente

Matteo Rigamonti

Dicembre 15, 2025

Fano, 15 dicembre 2025 – Due paracadutisti, un uomo e una donna, sono morti ieri mattina vicino all’aeroporto di Fano, in provincia di Pesaro Urbino. Si sono scontrati in volo durante un lancio di gruppo. La tragedia è avvenuta intorno alle 10.30 di domenica 14 dicembre e ha coinvolto Violetta Laiketsion, 63 anni, di Rimini, ed Ermes Zampa, 70 anni, istruttore esperto originario di Fano. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, i due si sono urtati a bassa quota, a circa cinquanta metri dal suolo, senza il tempo di reagire.

Scontro in volo: paracaduti intrecciati e nessuna via di scampo

La giornata era iniziata come tante altre per gli amanti del paracadutismo della scuola locale. Quattordici persone erano salite sull’aereo per i lanci sportivi e si erano buttate una dopo l’altra, come sempre. Ma nella fase finale della discesa qualcosa è andato storto. Il direttore della scuola di paracadutismo di Fano, Roberto Mascio, racconta: “Non ho visto il momento esatto dell’urto, ma ho visto i paracaduti dei due intrecciati che cadevano. A quella quota non c’era più niente da fare”.

I primi rilievi dei carabinieri confermano che i paracaduti delle vittime si sono aggrovigliati, bloccando ogni possibilità di salvataggio. I soccorsi del 118 sono arrivati in fretta, ma per Laiketsion e Zampa non c’era più nulla da fare: i medici hanno potuto solo constatarne il decesso.

Le vittime: due vite legate al volo

Ermes Zampa, 70 anni, era un volto noto nel mondo del paracadutismo marchigiano. Istruttore con decenni di esperienza, ha formato tante generazioni di lanciatori. “Sapeva mantenere la calma anche nei momenti più difficili”, ricorda un collega, che preferisce restare anonimo. Violetta Laiketsion, 63 anni, originaria dell’Est Europa ma da tempo a Rimini, era una sportiva appassionata e prudente, con tanti lanci alle spalle e una presenza abituale nella scuola di Fano.

La notizia ha fatto rapidamente il giro tra i soci e gli appassionati della zona. Nel primo pomeriggio molti si sono raccolti davanti all’hangar, sconvolti e increduli. “Qui non era mai successo niente di simile”, confida un socio storico del club.

Le indagini: testimonianze e verifiche

I carabinieri di Fano hanno subito avviato le indagini per ricostruire con precisione cosa è successo. Sono stati sentiti testimoni, tra cui altri paracadutisti presenti sull’aereo e a terra. Gli inquirenti stanno controllando i materiali e le procedure adottate durante il lancio.

Finora non emergono problemi tecnici né condizioni meteo particolari che possano aver influito sull’incidente. “È stato un tragico errore nel calcolare le distanze”, ipotizza uno degli istruttori presenti. La Procura di Pesaro ha aperto un fascicolo per valutare eventuali responsabilità.

Il dolore della comunità

Nel pomeriggio di domenica sono arrivati messaggi di cordoglio da istituzioni e associazioni sportive. Il sindaco di Fano, Massimo Seri, ha espresso vicinanza alle famiglie: “Una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità”. Anche la Federazione Italiana Paracadutismo Sportivo ha parlato di “giornata nera per tutto il movimento”.

La scuola di paracadutismo ha sospeso tutte le attività fino a nuovo ordine. In serata, davanti all’aeroporto, qualcuno ha lasciato un mazzo di fiori e un biglietto: “Volerete ancora insieme”. Un gesto semplice, quasi silenzioso, che dice più di tante parole lo sgomento e il dolore che hanno attraversato Fano in questa fredda domenica d’inverno.