Campobasso, 16 dicembre 2025 – Un ragazzo di 14 anni della provincia di Campobasso rischia di perdere l’udito dopo essere stato aggredito da una baby gang lo scorso 6 dicembre. L’episodio, avvenuto in un piccolo centro molisano, ha scosso profondamente la comunità locale, già segnata da episodi simili. La madre del giovane, intervistata dal Corriere della Sera, racconta una situazione che va oltre le ferite fisiche: “Oltre alle ferite visibili, ci sono quelle che non si vedono e sono più difficili da guarire”, spiega.
Aggressione dopo una lite in classe: la vendetta della baby gang
Secondo quanto ricostruito dalla famiglia e confermato dai primi accertamenti dei carabinieri, tutto sarebbe iniziato durante una normale giornata di scuola. Il ragazzo, durante un’interrogazione, sarebbe stato deriso e infastidito da due compagni di classe. Dopo aver chiesto aiuto all’insegnante, i due ragazzi sono stati rimproverati. Un gesto che, secondo la madre, ha scatenato la loro vendetta: “Non hanno accettato il rimprovero e hanno deciso di fargliela pagare la sera stessa”.
La sera del 6 dicembre, il quattordicenne stava seguendo un corso per la cresima quando un coetaneo lo ha chiamato fuori con una scusa. Appena uscito, si è trovato davanti altri tre adolescenti, tra cui i due compagni di classe. “Lo hanno colpito con calci e pugni, anche quando era già a terra”, racconta la madre. Un quarto ragazzo ha filmato tutto con il cellulare. Il video è poi circolato sui social, scatenando sconcerto tra i residenti.
Ferite gravi e paura che non passa
Tornato a casa con il volto tumefatto, il ragazzo si è rinchiuso in bagno e ha pianto. Solo dopo diverse ore la madre è riuscita a parlargli. “Mi ha detto di non fare nulla perché aveva paura che quelli lo avrebbero ammazzato”, confida la donna. La mattina dopo, alcune amiche della madre hanno notato spezzoni del video online. A quel punto la famiglia ha portato il ragazzo in ospedale.
I medici hanno riscontrato ferite, contusioni e una lesione al timpano. Nei giorni seguenti sono stati fatti altri accertamenti specialistici. “Speriamo in buone notizie, ma temiamo che non potrà più sentire come prima”, dice la madre. Nel frattempo, la famiglia ha denunciato tutto ai carabinieri, che hanno preso in custodia anche il video integrale del pestaggio.
Un paese sotto choc
Il ragazzo ha provato a tornare a scuola mercoledì scorso, ma i forti mal di testa e i ronzii alle orecchie lo hanno costretto a rientrare a casa. “Penso che tornerà presto, ma dobbiamo aspettare gli esami”, spiega la madre. Intanto, i due compagni coinvolti nell’aggressione frequentano ancora regolarmente la scuola.
Secondo la donna, episodi del genere non sono nuovi. “Tutto il paese è spaventato”, racconta. La baby gang avrebbe già aggredito altri ragazzi e persino un uomo di 60 anni con disabilità, fratturandogli una spalla. L’uomo li aveva denunciati e poi sarebbe stato preso di mira di nuovo per vendetta.
La paura che isola i più giovani
Da quella sera, il quattordicenne non esce più di casa e parla poco. Anche il fratellino di 11 anni ha smesso di uscire. “Dovremo probabilmente rivolgerci a uno psicologo”, ammette la madre, “perché le ferite invisibili sono quelle che ci mettono più tempo a rimarginarsi”. Nel piccolo centro molisano cresce la preoccupazione per un fenomeno che sembra difficile da fermare.
Le indagini dei carabinieri continuano per chiarire le responsabilità di ogni ragazzo coinvolto e per scoprire se ci sono stati altri episodi simili. Nel frattempo, tra le famiglie del paese si respira un clima di allarme: “Qui tutti sanno chi sono quei ragazzi – conclude la madre – ma nessuno si sente davvero al sicuro”.
