Filosofia militare: un nuovo percorso nelle scienze strategiche

Filosofia militare: un nuovo percorso nelle scienze strategiche

Filosofia militare: un nuovo percorso nelle scienze strategiche

Matteo Rigamonti

Dicembre 16, 2025

Modena, 16 dicembre 2025 – Dal prossimo anno accademico 2026-2027, il corso di laurea in Scienze strategiche del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia aprirà un nuovo indirizzo filosofico pensato per gli allievi ufficiali dell’Accademia militare di Modena. La decisione, presa dal consiglio del corso nelle ultime settimane, arriva dopo mesi di confronti intensi ed è una risposta concreta alle richieste formative degli studenti militari. Una questione rimasta in sospeso dopo il no dell’Università di Bologna a un percorso simile.

Dopo il caso Bologna, Modena fa la sua mossa

La storia è nota. Qualche mese fa, l’idea di un corso di filosofia per gli allievi ufficiali era stata respinta dall’Ateneo bolognese. Le motivazioni? “Non si allinea con la nostra offerta formativa”, ha detto una fonte interna, senza però indicare dove e come garantire quella formazione filosofica agli ufficiali in formazione. La scelta di Bologna ha acceso un dibattito acceso tra docenti, studenti e istituzioni.

A Modena hanno deciso di andare in direzione opposta. Il consiglio del corso di laurea in Scienze strategiche ha modificato il piano di studi, introducendo due indirizzi: uno filosofico e uno gestionale. Entrambi partiranno dal prossimo anno e saranno riservati agli studenti dell’Accademia militare cittadina. Un passo, dicono dall’Ateneo, che vuole mettere al centro il dialogo tra formazione militare e cultura umanistica.

Filosofia e strategia, un mix per formare i comandanti di domani

Il nuovo indirizzo filosofico non sarà un’opzione da scegliere a caso, ma un percorso integrato nel corso di studi degli allievi ufficiali. L’obiettivo? Dare loro strumenti critici e riflessivi per capire meglio i contesti complessi in cui saranno chiamati a operare. “La filosofia non è solo storia del pensiero – spiega il professor Marco Galli, docente di filosofia morale a Modena – è soprattutto esercizio del dubbio e della responsabilità. Per chi si prepara a comandare, è fondamentale”.

L’indirizzo gestionale, invece, punta a sviluppare competenze pratiche: leadership, gestione delle risorse, processi decisionali. Due strade diverse ma che si completano, come sottolineano i responsabili del corso: “Abbiamo ascoltato l’Accademia militare e i nostri studenti. La formazione deve essere ampia e flessibile”.

L’Accademia militare di Modena: una tradizione che guarda al futuro

Fondata nel 1678, l’Accademia militare di Modena è una delle più antiche d’Europa e ogni anno accoglie centinaia di giovani destinati a diventare ufficiali dell’Esercito e dei Carabinieri. Negli ultimi anni la collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia si è fatta più stretta, con l’obiettivo di offrire una formazione sempre più completa. “I nostri allievi devono sapersi muovere in scenari complessi – dice il generale Paolo Ricci, comandante dell’Accademia – La filosofia aiuta a sviluppare senso critico e capacità di giudizio”.

Secondo i dati dell’Ateneo, circa 120 studenti ogni anno seguiranno i nuovi indirizzi. Le lezioni si terranno sia in università sia all’interno dell’Accademia, con docenti di vari dipartimenti. Un modello che mette insieme diversi saperi, senza perdere di vista il rigore scientifico.

Reazioni positive: “Un segnale forte per il mondo accademico”

L’annuncio del nuovo indirizzo filosofico ha raccolto consensi tra gli esperti. “È un segnale importante – commenta la professoressa Laura Bianchi, filosofa dell’Università di Torino – In un momento in cui si discute molto sul ruolo delle scienze umane, questa scelta dimostra che la filosofia può dialogare anche con mondi lontani, come quello militare”.

Tra gli studenti dell’Accademia l’accoglienza è altrettanto positiva. “Dopo quello che è successo a Bologna, aspettavamo una risposta”, racconta Andrea, 22 anni, allievo ufficiale al secondo anno. “Studiare filosofia ci aiuterà a capire meglio noi stessi e il mondo intorno a noi”.

Nei prossimi mesi vedremo come questa novità influirà sulla formazione degli ufficiali italiani. Ma a Modena, tra aule universitarie e cortili dell’Accademia, la sfida è già cominciata.