Giorgetti annuncia un emendamento rivoluzionario per le imprese italiane

Giorgetti annuncia un emendamento rivoluzionario per le imprese italiane

Giorgetti annuncia un emendamento rivoluzionario per le imprese italiane

Giada Liguori

Dicembre 16, 2025

Roma, 16 dicembre 2025 – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato oggi un nuovo pacchetto di modifiche alla manovra economica durante la riunione dell’ufficio di presidenza della commissione Bilancio del Senato. L’intervento, che riguarda il mondo delle imprese, vale circa 3,5 miliardi di euro. La conferma è arrivata da fonti sia di maggioranza che di opposizione. I dettagli sono stati illustrati dal senatore di Fratelli d’Italia, Guido Quintino Liris, relatore della legge di bilancio.

Più risorse per le imprese, ma come coprirle?

A spiegare la situazione è stato proprio Liris: fino a poche ore fa il Ministero dell’Economia stava ancora decidendo come intervenire. “Il Tesoro stava definendo le modalità, ma queste modifiche finiranno nella manovra”, ha detto il senatore ai giornalisti a Palazzo Madama. Il valore complessivo è di circa 3,5 miliardi. Una cifra importante, che – secondo fonti parlamentari – dovrebbe sostenere la competitività delle imprese e rispondere ad alcune criticità emerse nelle ultime settimane durante l’esame parlamentare.

Non sono ancora noti i dettagli delle singole misure. Tra le ipotesi più accreditate ci sono incentivi fiscali e aiuti mirati ai settori più colpiti dalla crisi economica. “Stiamo lavorando per garantire un impatto concreto e immediato”, ha detto un esponente della maggioranza, lasciando intendere che il confronto con le parti sociali continuerà nei prossimi giorni.

BCE e oro di Bankitalia: “Questione chiusa”

Altro tema caldo è stato il parere della Banca Centrale Europea sulla gestione dell’oro di Bankitalia. Al termine della riunione, Giorgetti ha dichiarato: “Con la BCE siamo a posto. La riformulazione che ho presentato a nome del governo chiude la questione”. Una frase che sembra mettere fine alle polemiche delle ultime settimane, quando da Francoforte erano arrivate perplessità sulla possibile valorizzazione delle riserve auree italiane.

Fonti vicine al dossier spiegano che la nuova versione del testo ha accolto le osservazioni della BCE, evitando così rilievi formali. “Abbiamo lavorato a stretto contatto con gli uffici tecnici”, ha detto un funzionario del Tesoro, sottolineando che la priorità resta la stabilità finanziaria.

Ponte sullo Stretto: si rivedono i tempi e le spese

Nel pacchetto di modifiche c’è anche una “riprogrammazione” delle risorse per il Ponte sullo Stretto di Messina. A confermarlo è stato ancora Liris, rispondendo ai giornalisti durante i lavori in commissione Bilancio. “Ci sarà una riprogrammazione”, ha detto senza entrare nei dettagli. Da ambienti parlamentari filtra che si tratta di una revisione dei tempi e delle modalità di spesa, con l’obiettivo di usare meglio i fondi già stanziati.

Il Ponte resta uno dei temi più discussi, sia nella maggioranza che tra le opposizioni. Nei corridoi di Palazzo Madama circolano voci di aggiustamenti tecnici, ma per ora nessuna conferma ufficiale.

Manovra verso il traguardo, ma il clima resta teso

L’iter della manovra entra ora in una fase decisiva. Le modifiche annunciate dovranno diventare emendamenti formali nelle prossime ore, mentre il confronto in commissione continuerà fino alla fine della settimana. Il clima è teso: da un lato c’è la necessità di rispettare i vincoli di bilancio di Bruxelles, dall’altro la pressione delle categorie produttive che chiedono risposte rapide.

“Stiamo facendo il possibile per trovare un equilibrio”, ha spiegato un deputato della Lega, ricordando che ogni euro stanziato deve essere coperto da risorse certe. Solo così – osservano fonti di opposizione – si capirà se il governo riuscirà a mantenere gli impegni presi con imprese e cittadini.

Il voto finale sulla legge di bilancio è atteso entro Natale. Fino ad allora il testo potrebbe cambiare ancora. Ma la strada sembra ormai segnata: più risorse per le imprese e una gestione attenta delle questioni più delicate, dal Ponte sullo Stretto all’oro della Banca d’Italia.