Berlino, 16 dicembre 2025 – L’economia tedesca sembra tirare un sospiro di sollievo a dicembre. L’Istituto Zew segnala un balzo delle aspettative: l’indice sale a 45,8 punti, dai 38,5 di novembre. Un miglioramento netto di 7,3 punti che riflette una ritrovata fiducia tra gli operatori, spinta soprattutto dalle nuove misure di politica fiscale varate dal governo federale. Ma attenzione: la situazione attuale resta difficile, con un dato ancora negativo a -81, solo di poco sopra al mese scorso.
Fiducia in crescita, ma la realtà è dura
Achim Wambach, presidente dell’Istituto Zew, spiega che “le attese sugli effetti delle nuove misure fiscali hanno migliorato il clima tra le imprese”. Il riferimento è alle decisioni del governo Scholz delle ultime settimane, pensate per sostenere investimenti e consumi interni. Però, la fotografia dell’economia è ancora complicata. “La valutazione della situazione attuale – dice Wambach – resta molto bassa, un segnale che le difficoltà non sono alle spalle e che la ripresa è fragile”.
Il sondaggio Zew, realizzato tra analisti finanziari e operatori tra il 2 e il 9 dicembre, offre uno sguardo sulle aspettative per i prossimi sei mesi. L’aumento dell’indice principale è visto come un segno di fiducia, ma con prudenza. “Le imprese aspettano conferme – aggiunge Wambach – soprattutto sull’efficacia delle misure fiscali e sulla tenuta della domanda estera”.
Auto, banche e assicurazioni spingono la ripresa
A spingere l’indice verso l’alto è soprattutto il settore automobilistico, che guadagna 7,7 punti rispetto a novembre. Un risultato che sorprende solo in parte: il comparto è ancora in bilico, diviso tra la transizione verso l’elettrico e le incertezze sui mercati internazionali. “La situazione resta critica – ammette un dirigente Volkswagen contattato da alanews.it – ma si vedono segnali di stabilizzazione”.
Ancora più nette le crescite in banche (+14,9) e assicurazioni (+11,4), che sfruttano la prospettiva di tassi più stabili e le nuove regole europee sulla vigilanza. Nel settore chimico, invece, l’aumento è più contenuto: solo +3,1 punti. A pesare sono i dazi sulle esportazioni e la domanda estera che resta debole. “Le restrizioni commerciali continuano a frenare il nostro export”, spiega un manager di BASF.
La spinta arriva dalla politica fiscale e dalle speranze sul 2026
A dare nuova energia alle imprese sono soprattutto le aspettative legate alla manovra fiscale del governo. Il pacchetto di misure, con sgravi per le aziende e incentivi agli investimenti verdi, è stato accolto con favore. “Contiamo di vedere effetti positivi già nei primi mesi del 2026”, dice un analista di Deutsche Bank.
Ma la cautela è d’obbligo. La Germania ha alle spalle un anno difficile: crescita quasi ferma, inflazione sotto controllo ma consumi ancora deboli. Secondo l’Istituto Zew, solo una ripresa degli ordini dall’estero potrà consolidare il trend positivo. “Il rischio – sottolinea Wambach – è che la domanda internazionale resti debole anche nella prima parte del 2026”.
Tra speranze e incognite, il futuro dell’economia tedesca
In questo quadro, il dato di dicembre è un segnale incoraggiante ma non definitivo. Ora gli occhi sono puntati sui primi risultati concreti delle politiche fiscali e sull’andamento dei mercati globali. “Siamo cautamente ottimisti”, commenta un portavoce della Camera di Commercio tedesca.
Resta da vedere se la fiducia rilevata dall’Istituto Zew riuscirà a trasformarsi in una vera ripresa nei prossimi mesi. Per ora, la Germania naviga tra speranze e incertezze, guardando al 2026 e alle sfide che l’aspettano.
