Palermo, 16 dicembre 2025 – Formare studenti universitari sulla robotica in agricoltura e potenziare le competenze digitali degli operatori giovanili: sono questi i due grandi obiettivi di AgroRobotics e Youth Hub, progetti che prenderanno il via nell’incubatore di Termini Imerese, dentro il Polo Meccatronica Valley. Entrambi selezionati dall’Unione europea e finanziati dai programmi Erasmus+ e Erasmus+ KA220-YOU con quasi un milione di euro, puntano a rinnovare la formazione e il lavoro dei giovani in Sicilia e oltre.
AgroRobotics: la robotica che cambia l’agricoltura
Il progetto AgroRobotics è guidato dall’Università di Palermo con il supporto di partner italiani ed europei, tra cui Prism Impresa Sociale, istituti di ricerca e università di Grecia, Portogallo, Austria e Bulgaria. La durata prevista è di 35 mesi, organizzati in cinque fasi, ognuna dedicata a un aspetto diverso della formazione. L’obiettivo è chiaro: portare una ventata di novità nella didattica universitaria agricola, spiega Antonello Mineo, presidente del Polo Meccatronica Valley. Si punta a inserire nei corsi l’uso di robot, droni, strumenti digitali e soluzioni con intelligenza artificiale, così da migliorare le competenze di studenti e docenti.
“Essere scelti dall’Ue per guidare due progetti dedicati ai giovani è un riconoscimento importante per il lavoro che stiamo facendo”, dice Mineo. Il Polo da anni sostiene start up, giovani e imprese locali. Solo così si può capire la portata di un’iniziativa che vuole rendere più competitivo l’agricoltura siciliana, allineandola agli standard del Green Deal europeo.
Youth Hub: più digitale, più inclusivo
In parallelo, il progetto Youth Hub si concentra sulla formazione degli operatori giovanili e delle associazioni che lavorano con i giovani. Finanziato da Erasmus+ KA220-YOU, mira a migliorare le competenze digitali di chi opera nel settore, offrendo strumenti pratici per guidare i giovani a usare la tecnologia in modo sicuro e consapevole. Ma non finisce qui: il progetto prevede anche risorse per aiutare i ragazzi più fragili e gli sfollati, con un’attenzione particolare ai loro problemi psicologici e all’inclusione digitale.
A gestire Youth Hub è un consorzio di cinque realtà: la tedesca European Youth4Media Network, il Polo Meccatronica Valley, la ong ceca Universal, z.s., l’organizzazione finlandese Asda ry e la polacca Fundacja dla Migrantów Dobry Start. “Siamo felici di fare da ponte per portare opportunità europee sul territorio”, racconta Alessandro Melillo, direttore di Prism impresa sociale.
Un impatto che va oltre la Sicilia
I promotori sottolineano che sia AgroRobotics sia Youth Hub vogliono lasciare un segno duraturo, non solo in Sicilia ma in tutta Europa. Nel caso di AgroRobotics, l’introduzione di nuovi metodi di insegnamento – con laboratori pratici e applicazioni reali – dovrebbe spingere verso un’agricoltura più sostenibile e digitale. Youth Hub, invece, punta a rafforzare le reti tra associazioni giovanili europee, favorendo lo scambio di esperienze e la creazione di collaborazioni internazionali.
A Termini Imerese, dove l’incubatore del Polo Meccatronica Valley ospiterà le attività, si respira un’aria di attesa. Tra i corridoi, che dal 2022 sono diventati un punto di riferimento per l’innovazione in Sicilia occidentale, si incontrano studenti, giovani imprenditori e operatori sociali. “Questi progetti possono davvero fare la differenza per il territorio”, confida una studentessa di Ingegneria presente alla presentazione. “Speriamo in risultati concreti”.
Formazione, inclusione e futuro digitale
Le attività partiranno nei prossimi mesi: secondo il calendario diffuso dagli organizzatori, i primi corsi pilota inizieranno già in primavera 2026. Intanto si stanno selezionando i partecipanti e preparando i materiali didattici. Un cammino pensato per colmare il divario digitale tra Nord e Sud Italia, offrendo ai giovani siciliani strumenti aggiornati per affrontare le sfide del lavoro.
Tra robotica in agricoltura e formazione digitale per gli operatori sociali, il Polo Meccatronica Valley si conferma un laboratorio d’innovazione capace di attirare fondi europei e costruire relazioni internazionali. Un segnale forte che, almeno questa volta, parte dalla periferia dell’isola per guardare lontano.
