La Juve vola in Borsa: +5% e sorpasso su Tether

La Juve vola in Borsa: +5% e sorpasso su Tether

La Juve vola in Borsa: +5% e sorpasso su Tether

Giada Liguori

Dicembre 16, 2025

Torino, 16 dicembre 2025 – La Juventus continua a catturare l’attenzione degli investitori a Piazza Affari. Il consiglio d’amministrazione ha detto no all’offerta di Tether per comprare la quota di Exor a 2,66 euro per azione. Stamattina il titolo bianconero ha fatto un balzo del +5,2%, arrivando a 2,74 euro, ben sopra la proposta del gruppo che gestisce la stablecoin USDT. Un rialzo che segue il +18,5% registrato ieri, a conferma del fermento che gira intorno al club torinese.

Juve respinge l’offerta Tether, il mercato si infiamma

Il rifiuto è arrivato ieri sera, dopo una riunione di oltre tre ore nella sede di via Druento. Fonti vicine al club raccontano che la proposta di Tether – nome noto nel mondo delle criptovalute – non è stata ritenuta adeguata rispetto alle aspettative di crescita e al valore strategico della quota che detiene Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann. “Abbiamo valutato tutto con attenzione, ma non ci sono le condizioni per andare avanti”, avrebbe detto un consigliere al termine del cda.

Il mercato ha reagito subito. Appena aperti gli scambi, il titolo ha mostrato una forte domanda, con volumi ben sopra la media mensile. Intorno alle 10:30, il prezzo restava stabile oltre i 2,70 euro, mentre alcuni operatori parlano di acquisti da parte di fondi esteri. “C’è molta speculazione, ma anche un interesse reale per un asset che in Italia è unico”, ha commentato un trader milanese.

Perché il no a Tether?

Dietro il rifiuto ci sono diversi motivi. Prima di tutto, la valutazione di 2,66 euro per azione è stata giudicata troppo vicina ai prezzi recenti, lontana dalle aspettative a medio termine. Poi, secondo alcuni analisti sentiti da alanews.it, la presenza di un soggetto legato alle criptovalute avrebbe potuto creare problemi sul piano regolamentare e dell’immagine. “Il calcio italiano attraversa un momento delicato e ha bisogno di investimenti solidi e trasparenti”, spiega Marco Ferri, analista di Banca IMI.

Non va dimenticata la posizione di Exor, che detiene il 63,8% della Juventus e non ha mai nascosto la volontà di restare al timone del club. “Al momento non ci sono segnali che vogliano uscire di scena”, rivela una fonte vicina agli Agnelli.

Effetto immediato sul titolo e cosa aspettarsi

Il titolo ha subito superato la soglia dell’offerta respinta. Secondo Borsa Italiana, nelle prime due ore sono state scambiate oltre 12 milioni di azioni, contro una media giornaliera di meno di 3 milioni nell’ultimo mese. Un segnale chiaro che il mercato punta a sviluppi futuri: nuove offerte? Un rilancio di Tether? Oppure altri pretendenti?

Gli analisti invitano alla prudenza. “La volatilità resta alta”, dice Silvia Rinaldi di Equita SIM. “Molto dipenderà dalle mosse della proprietà e dalla capacità della Juventus di migliorare i risultati sia sul campo che nei conti”. Intanto resta sullo sfondo il tema della sostenibilità finanziaria: il club ha chiuso l’ultimo bilancio con una perdita superiore ai 100 milioni, ma il piano industriale punta a tornare piano piano in pareggio.

Tifosi tra speranza e timori: che cosa aspettarsi

Intanto tra i tifosi si mescolano curiosità e preoccupazione. Sui social si leggono commenti e ipotesi: c’è chi teme un cambio di proprietà all’improvviso e chi invece vede nell’interesse internazionale un segnale positivo per il futuro. “L’importante è che restino gli Agnelli”, scrive un utente su X alle 9:45. Altri chiedono chiarezza sui progetti sportivi e sulle strategie per tornare ai vertici in Italia e in Europa.

Per ora, la Juventus resta saldamente nelle mani della famiglia che l’ha guidata per oltre cento anni. Ma la partita – almeno in Borsa – è appena cominciata.