Campi Bisenzio (Firenze), 16 dicembre 2025 – Il corpo mummificato di Lorenzo Paolieri, 32 anni, è stato trovato chiuso in un baule nella villetta di famiglia a Sant’Angelo a Lecore, frazione tra Campi Bisenzio e Signa. La scoperta, avvenuta venerdì scorso, ha scosso la piccola comunità e ha fatto scattare un’indagine della Procura di Firenze per omissione di soccorso e occultamento di cadavere. Secondo le prime informazioni, Lorenzo sarebbe morto almeno due anni fa.
Un ritrovamento che lascia molte domande
A trovare il corpo sono stati i soccorritori del 118 insieme ai servizi sociali, intervenuti dopo una segnalazione. In quella casa abitavano la madre di Lorenzo, una donna sulla sessantina con problemi di salute, il fratello maggiore di 38 anni e la sorella di 46. Tutti e tre sono indagati dal sostituto procuratore Lorenzo Boscagli. La villetta, dicono gli inquirenti, era senza riscaldamento e senza nemmeno le lampadine. Un quadro che fa pensare a una famiglia chiusa, fragile, quasi invisibile agli occhi del paese.
Le indagini si concentrano su omissione di soccorso e occultamento
La procura ha aperto un fascicolo per omissione di soccorso e occultamento di cadavere. Domani è prevista l’autopsia all’Istituto di Medicina legale di Careggi, che dovrà chiarire come è morto Lorenzo. Si ipotizza che possa essere stato un problema cardiaco già noto. Ma solo l’esame potrà dare certezze. Nel frattempo, la villetta è stata sequestrata. I carabinieri della scientifica stanno raccogliendo ogni possibile indizio, mentre la polizia municipale, guidata dal comandante Simone Orvai, sta ricostruendo gli ultimi anni della famiglia.
Una famiglia isolata dal resto del paese
I Paolieri erano conosciuti per la loro riservatezza. Dopo la morte del padre Paolo nel 2018 – che lavorava in una ditta tessile di Prato – si erano chiusi ancora di più. La pensione del padre era l’unica entrata economica. Nessuno dei figli aveva mai lavorato. “L’ultima volta che ho visto Lorenzo era un ragazzino che giocava in giardino”, racconta una vicina, ancora incredula. “Poi è sparito. Dicevano che aveva problemi alle gambe, che non riusciva a camminare”. Solo la sorella maggiore usciva ogni tanto in bicicletta per andare a fare la spesa a Poggio a Caiano.
Il silenzio dei vicini e le domande che restano
Nel quartiere, tra via delle Ginestre e via delle Rose, molti ricordano i Paolieri come “una famiglia chiusa”, poco propensa a socializzare con vicini o parenti. “Chiesi alla sorella come stava Lorenzo”, racconta una signora che abita poco distante. “Mi rispose: ‘Anche lui non tanto bene’. Nessuno poteva immaginare quello che succedeva dentro quella casa”. Un silenzio ora pesante, che solleva tanti dubbi sulle responsabilità di chi abitava lì.
Cosa cercano gli investigatori
Gli inquirenti vogliono capire con precisione quando è morto Lorenzo e in quali condizioni ha vissuto negli ultimi anni. La scientifica analizza gli oggetti trovati nella stanza dove c’era il baule: pacchi, buste e cose ammassate ovunque. Solo l’autopsia potrà dire se si è trattato di morte naturale o se ci sono responsabilità dirette della famiglia.
Una tragedia che scuote la provincia fiorentina
La notizia ha lasciato sgomenta la comunità di Sant’Angelo a Lecore e dei paesi vicini. In paese si parla a bassa voce, tra incredulità e tristezza. “Non avremmo mai pensato potesse succedere una cosa simile qui”, confida un commerciante. Ora la procura aspetta i risultati dell’autopsia e delle analisi per fare chiarezza su una vicenda che, almeno per ora, resta avvolta nel mistero.
