Milano, 16 dicembre 2025 – Dal primo gennaio 2026, il gruppo Arnoldo Mondadori Editore lancerà Mondadori Digital spa, una nuova società interamente controllata dalla capogruppo. In questa realtà confluiranno tutte le attività digitali che oggi fanno capo a Mondadori Media. La notizia, arrivata stamattina dalla sede di Segrate, segna una tappa importante per rafforzare la presenza del gruppo nel panorama digitale italiano.
Mondadori Digital: la nuova casa del digitale
La nascita di Mondadori Digital avverrà tramite una scissione interna al gruppo, che porterà a riunire tutte le principali attività digitali sotto un unico tetto. L’idea è chiara: consolidare la leadership nel mercato digitale italiano, mettendo a frutto un portafoglio di marchi già ben noti e una base utenti che, secondo i dati ufficiali, supera i 125 milioni di persone tra Italia e estero. A questi si aggiungono oltre 33 milioni di utenti unici al mese, numeri che fanno di Mondadori Digital il primo editore italiano sui social e nel digitale.
Andrea Santagata, oggi chief innovation officer del gruppo, sarà il nuovo amministratore delegato. A lui si affiancherà Carlo Mandelli, direttore sviluppo strategico del gruppo e ad di Mondadori Media spa, che assumerà la carica di presidente. Una scelta pensata per garantire continuità e una visione chiara, come confermano fonti interne.
Crescita e investimenti al centro del progetto
Le stime pro-forma per il 2025 prevedono che Mondadori Digital raggiungerà ricavi attorno agli 85 milioni di euro, con un margine operativo lordo (Ebitda) adjusted superiore ai 15 milioni. Il team sarà formato da oltre 300 persone, distribuite tra redazioni, marketing, vendite, IT e operazioni. Un segnale forte: il gruppo punta a investire su competenze diverse e innovazione.
“Mondadori Digital nasce per dare ancora più valore al nostro patrimonio di media digitali e alle soluzioni MarTech, che negli ultimi anni sono cresciute molto e su cui continueremo a puntare”, ha spiegato Antonio Porro, amministratore delegato del gruppo. Porro ha sottolineato che questa nuova struttura segue l’impostazione societaria adottata negli ultimi anni.
Un portafoglio di brand che fa la differenza
La nuova società permetterà a Mondadori Digital di gestire meglio un portafoglio di brand leader in settori chiave del mercato. Tra questi ci sono testate e piattaforme digitali che hanno rafforzato la posizione del gruppo sia in Italia sia all’estero. Il pubblico complessivo – 125 milioni di persone – è un patrimonio prezioso che, secondo gli esperti, apre molte strade per crescere in termini di contenuti, pubblicità e servizi digitali.
Chi segue da vicino il progetto spiega che la scelta di separare le attività digitali in una società autonoma risponde anche alla necessità di essere più agili e veloci nelle decisioni. “Solo così si possono cogliere le occasioni di un mercato in continuo cambiamento”, racconta un manager coinvolto.
Una spinta in più per il mercato digitale italiano
La mossa di Mondadori arriva in un momento in cui i media digitali in Italia stanno crescendo a ritmo costante. I dati Agcom dicono che nel 2024 il consumo di contenuti online è salito del 7% rispetto all’anno prima, spinto soprattutto dai social e dai servizi mobile. In questo quadro, avere una struttura dedicata dovrebbe aiutare Mondadori a rafforzare la sua posizione.
Gli osservatori del settore ora aspettano di vedere i primi passi concreti della nuova società. “Sarà interessante capire come Mondadori Digital riuscirà a unire tecnologia e qualità dei contenuti”, commenta un analista milanese. L’avvio ufficiale è fissato per il primo gennaio 2026. Da quel giorno, il gruppo guidato da Porro vuole scrivere un nuovo capitolo nell’editoria digitale italiana.
