San Jose, 16 dicembre 2025 – PayPal fa un passo importante verso il mondo delle banche. La società californiana ha appena presentato tutta la documentazione necessaria alla Federal Deposit Insurance Corp e allo Utah Department of Financial Institutions per chiedere la licenza bancaria. La domanda, arrivata pochi giorni fa, potrebbe segnare una svolta per il gigante dei pagamenti digitali, che punta così a rafforzare il sostegno alle piccole imprese.
PayPal corre per diventare banca negli Stati Uniti
La mossa di PayPal non sorprende più di tanto. Da tempo, infatti, la società guidata da Alex Chriss sta lavorando per allargare la propria offerta di servizi finanziari, andando oltre i semplici pagamenti online. “Trovare capitali è ancora una sfida per molte piccole imprese che vogliono crescere. Creare PayPal Bank ci aiuterà a rafforzare le nostre attività e a essere più efficienti, così da sostenere meglio le piccole aziende”, ha detto l’amministratore delegato in una nota diffusa ieri sera.
Secondo i dati di PayPal, dal 2013 a oggi sono stati erogati oltre 30 miliardi di dollari in prestiti e capitali alle piccole imprese. Un numero che racconta bene la strategia del gruppo: non solo un punto di riferimento per i consumatori digitali, ma anche un alleato per chi fa impresa, soprattutto nelle fasce più fragili del tessuto produttivo americano.
Cosa cambia per il credito alle piccole imprese
La domanda di licenza bancaria depositata in Utah – uno degli Stati più aperti all’innovazione finanziaria – è un passaggio cruciale. Se sarà approvata, PayPal potrà offrire servizi bancari completi: dai conti correnti ai prestiti, passando per strumenti di pagamento e gestione della liquidità. In pratica, una banca digitale vera e propria, con la possibilità di operare su tutto il territorio nazionale.
L’accesso al credito resta un tema caldo negli Stati Uniti. Secondo uno studio della Small Business Administration, più del 40% delle piccole imprese fatica a ottenere finanziamenti tradizionali. In questo scenario, l’ingresso di un attore come PayPal, con una piattaforma tecnologica già solida e oltre 400 milioni di utenti attivi nel mondo, potrebbe cambiare le carte in tavola.
Reazioni dal mercato e cosa aspettarsi
La notizia della richiesta di licenza bancaria ha subito catturato l’attenzione degli analisti. A Wall Street, il titolo PayPal Holdings Inc. ha registrato un piccolo rialzo nelle prime ore di contrattazione, segno che il mercato segue con interesse – e un po’ di prudenza – questa nuova fase del gruppo. “È una svolta importante”, ha commentato Mark Palmer, analista di BTIG Research. “Se otterrà la licenza, PayPal potrà ridurre i costi operativi e migliorare i margini sui servizi finanziari”.
Non mancano però le incognite. Il percorso di approvazione presso la FDIC e le autorità statali è noto per essere lungo e complicato: finora, poche fintech sono riuscite a ottenere una licenza bancaria completa negli Stati Uniti. Inoltre, entrare nel mondo bancario significa affrontare nuovi obblighi e rischi, che potrebbero pesare sulla redditività nel breve termine.
Una strategia che guarda avanti
Per PayPal, la scelta di puntare alla licenza bancaria fa parte di una strategia più ampia per diversificare i ricavi. Negli ultimi anni, la società ha investito in pagamenti contactless, criptovalute e servizi per l’e-commerce. Ora, con la possibile nascita di PayPal Bank, il gruppo punta a rafforzare la sua posizione nel mercato finanziario digitale, offrendo ai clienti – privati e aziende – un pacchetto più completo di prodotti.
“Vogliamo semplificare la vita di persone e imprese”, ha ribadito Chriss durante una call con gli investitori. Solo il tempo dirà se questa scommessa pagherà. Intanto, il settore bancario tradizionale guarda con attenzione: l’arrivo di un nuovo concorrente digitale potrebbe accelerare la trasformazione dell’intero sistema.