Los Angeles, 16 dicembre 2025 – Rob Reiner, regista e attore americano conosciuto per film come “Harry ti presento Sally” e “Stand by Me”, è stato trovato morto insieme alla moglie Michele Singer nella loro casa di Beverly Hills. L’allarme è scattato nella notte tra domenica e lunedì, dopo una chiamata al 911 che segnalava rumori sospetti nella villa della coppia. La polizia di Los Angeles ha fermato e interrogato il figlio, Nick Reiner. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire quanto accaduto, mentre la notizia ha scosso profondamente il mondo del cinema americano.
Il sogno spezzato di Rob Reiner
Solo pochi mesi fa, a settembre, Reiner aveva raccontato al critico del Times di Londra di essere impegnato in un nuovo progetto. “È molto faticoso”, aveva detto, lasciando capire che la passione per il cinema non lo aveva mai abbandonato, nonostante i suoi 78 anni. Voleva riprendere uno sketch scritto con Steve Martin decenni prima: una commedia surreale basata sulla domanda “Cosa succederebbe se Gesù tornasse sulla terra?”. Un’idea che lo incuriosiva da tempo e che lo faceva sorridere. Quel film, però, ora resterà solo un progetto incompiuto.
La scoperta choc nella villa di Beverly Hills
La tragedia è avvenuta nella villa di North Roxbury Drive, una delle strade più tranquille e sorvegliate di Beverly Hills. Erano circa le 2 del mattino quando una pattuglia è intervenuta dopo la segnalazione di un vicino. Gli agenti hanno trovato i corpi senza vita di Rob Reiner e della moglie Michele nel soggiorno. Dalle prime verifiche, non ci sarebbero segni evidenti di effrazione. Il figlio, Nick Reiner, 33 anni, era in casa ed è stato portato in centrale per essere ascoltato. “Stiamo controllando ogni pista”, ha detto il portavoce del LAPD, “al momento non escludiamo nulla”.
Un rapporto padre-figlio difficile
Nick Reiner, sceneggiatore e autore televisivo, aveva parlato in passato delle difficoltà vissute da adolescente, tra problemi di dipendenza e rapporti complicati con il padre. In un’intervista del 2022 al Los Angeles Times aveva detto: “Con mio padre abbiamo avuto momenti duri, ma ci siamo sempre ritrovati”. Ora gli investigatori vogliono capire se ci fossero tensioni recenti o motivi di scontro tra i due. Non ci sono accuse formali nei confronti di Nick, che, secondo fonti vicine alla famiglia, era “sotto shock” quando la polizia è arrivata.
Hollywood in lutto per Rob Reiner
La notizia della morte di Rob Reiner ha colpito profondamente il mondo del cinema. Molti colleghi hanno espresso dolore e incredulità sui social. Steve Martin ha scritto su X: “Non riesco a credere che Rob sia andato via così. Era un amico vero, un talento raro”. Anche Billy Crystal, protagonista di uno dei suoi film più famosi, ha ricordato il regista come “un uomo generoso, capace di trovare ironia anche nei momenti più difficili”. La casa di produzione Castle Rock Entertainment, fondata da Reiner nel 1987, ha diffuso una nota: “Abbiamo perso un visionario, un amico, un esempio”.
Un’eredità che lascia il segno
Nato a New York nel 1947, figlio del comico Carl Reiner, Rob aveva iniziato come attore nella serie “All in the Family” prima di diventare regista. Ha firmato film che sono diventati cult negli anni Ottanta e Novanta. Negli ultimi anni si era dedicato anche all’attivismo politico, sostenendo campagne per i diritti civili e contro le disuguaglianze. Solo pochi giorni fa aveva partecipato a una raccolta fondi per i senzatetto di Los Angeles.
Le indagini vanno avanti senza sosta. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulle cause dell’omicidio e sulle responsabilità. Nel frattempo, Hollywood piange uno dei suoi registi più amati, mentre resta il mistero su cosa sia davvero successo quella notte nella villa dei Reiner.
